Rispetto agli altri partner europei, l’Italia investe troppo poco nei Centri per l’impiego (Cpi): solo lo 0,03% del Pil contro una media UE dello 0,25%. Vale a dire circa 500 milioni di euro l’anno. Pari a quasi la metà di quanto spende la Spagna e molto al di sotto dei 8.872 milioni della Germania o dei 5.047 milioni della Francia. Non solo. Come se non bastasse, con il sopraggiungere della crisi economica, il nostro Paese invece di aumentare i finanziamenti destinati a questo tipo di servizi pubblici, li ha ulteriormente tagliati: quasi 200 milioni in meno tra il 2008 e il 2011. Come emerge da uno studio dell’Isfol, inoltre, il quadro non cambia neanche se si considera il numero degli operatori occupati nei Cpi. Diminuito, nello stesso arco di tempo, passando da oltre diecimila a meno di novemila unita. Lontani, ad esempio, dalla Spagna che conta più di 11 mila addetti, dalla Francia con circa 49 mila e dalla Germania che ne ha addirittura 115 mila.