Cucina Pensante

Chef, tutti pazzi per il Fingerlime

Il caviale di agrumi è un prodotto versatile che può essere consumato da solo o aggiunto a piatti ben fatti, a un buon bicchiere di prosecco o a un bel calice di vino bianco. Tra gli stellati che si cimentano per valorizzare questo speciale agrume sognano il podio quei cuochi ischitani che l’hanno voluto impiattare con un leggero affettato di baccalà. Delusione, invece, per abbinamenti più arditi con la mozzarella, ma la gara non finisce qui. Questo  speciale parente del limone produce al  suo interno delle splendide palline colorate dal gusto di limone/pompelmo, stimolando la creatività di salutisti e chef nazionali.

12821379_930735483689900_8844570135313373953_nIl frutto, sconosciuto ai più, impazza infatti in particolari ristoranti, soprattutto tra quelli specializzati in pesce.

Oltremanica è diventato la chicca dei Budgens, la catena di negozi alimentari del regno Unito più “fighetta”. In Italia, invece,  il Citrus australasica è appannaggio, quasi esclusivamente, del  Limara di Francesco Genovese, il vivaio preferito dagli chef stellati.

Il soprannome “caviale” deriva dall’inconsueta natura della “polpa”, costituita da una moltitudine di piccole celle sferiche e succose presenti all’interno del lime e che, a seconda della varietà, possono essere bianche, rosa brillante, verde lime o giallo.

 

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