Cultura

Chiese deserte e fedeli in declino: Dio non è più onnipotente in Svizzera

Le chiese svizzere sono confrontate con un’emorragia di fedeli. © Keystone / Gaetan Bally Nella maggior parte dei Paesi occidentali, la percentuale di popolazione che afferma di non avere alcun credo religioso è in costante aumento. Una società che dispone di una medicina all’avanguardia, di assicurazioni sociali e di coach in tutti i settori della vita ha ancora bisogno di chiese? Di questo passo, la non-religione sarà presto la maggioranza in Svizzera. Le persone senza affiliazione religiosa sono il gruppo che è cresciuto di più negli ultimi cinquant’anni, raggiungendo quasi un terzo della popolazione nel 2021 – quasi quanto la percentuale di cattolici e cattoliche, secondo l’Ufficio federale di statistica (UST). Su scala europea, la Svizzera si colloca a un livello “medio” di secolarizzazione”, spiega Jörg Stolz. “Il Regno Unito e la Francia sono più secolarizzati”, aggiunge il sociologo, “mentre altri Paesi, come l’Italia e la Polonia, rimangono molto più religiosi”. “Riteniamo che i Paesi europei siano tutti instradati nello stesso processo di secolarizzazione”, osserva il professore, “ma che non vi siano entrati nello stesso momento e che quindi si trovino in fasi diverse”. La tesi della secolarizzazione, secondo la quale il mondo sta necessariamente andando verso una minore religiosità, è tuttavia ancora tema di discussione tra gli specialisti. In un libro pubblicato nel 2015, The Triumph of Faith, Rodney Stark insiste sul fatto che il mondo non si sta secolarizzando, ma che è addirittura più religioso di prima. In un’opera più recente, Beyond Doubt, pubblicata nel maggio 2023, un’équipe di sociologi e sociologhe della religione americane sostiene invece che la secolarizzazione è una tendenza di fondo, anche se alcuni Paesi sono ancora estremamente credenti e in alcune regioni d’Europa si sta assistendo a una rinascita delle religioni. Inoltre, secondo gli autori e le autrici del libro, i risultati dei sondaggi sull’appartenenza religiosa sono falsati in alcuni Paesi, in particolare quelli musulmani, dove dichiararsi “senza religione” sarebbe rischioso. Nelle sue proiezioni, il Pew Research CenterLink esterno prevede che la quota della popolazione mondiale che afferma di essere credente aumenterà da qui al 2050, sotto la spinta delle dinamiche demografiche. Mentre la percentuale di persone “senza religione” dovrebbe continuare a crescere in Nord America e in Europa (aree in declino demografico), dovrebbe rimanere stabile o addirittura diminuire nelle altre regioni del mondo, dove si prevede una forte crescita della popolazione. Tra trent’anni, il cristianesimo dovrebbe essere ancora il gruppo religioso più numeroso, ma con l’Islam che si sviluppa più velocemente delle altre religioni, la comunità musulmana dovrebbe tallonare quella cristiana. Quale destino per le chiese? Secondo Jörg Stolz, la modernità è la ragione principale del declino della religiosità in Occidente e la principale minaccia per le religioni nel lungo periodo. “Ci stiamo allontanando dalle religioni perché oggi non ne vediamo più l’utilità”, riassume. “Molte tecniche secolari risolvono problemi che un tempo venivano affrontati dalla religione”, analizza lo specialista. “La biomedicina ci cura, abbiamo accesso a psicologi o coach per parlare dei nostri problemi personali, e le assicurazioni e lo stato sociale ci offrono un senso di sicurezza”, illustra. “Abbiamo meno bisogno di pregare o di parlare con un prete o un pastore”. Pauline Turuban
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