Cultura

Cinema. Le segnlazioni di Ksenia Filimonova: “Paziente n.1” di Rezo Gigineishvili

Vi è un nuovo film, “Paziente n.1”, di Rezo Gigineishvili sul breve periodo di Konstantin Černenko alla testa del Pcus: periodo trascorso dal segretario generale sotto continua osservazione medica, ma sempre al potere, nonostante l’età e la malattia. All’epoca si scherzava su di lui dicendo che “era diventato segretario generale del comitato centrale del partito comunista senza riprendere conoscenza”.
Černenko sarà segretario per 13 mesi, dal febbraio del 1984 al marzo del 1985; la sua morte, ancor più repentina di quella di Jurij Andropov (restato in carica per un anno e mezzo), profetizzava la caduta dell’impero, a succedergli sarà Gorbaciov.
Černenko è passato alla storia come una figura indefinibile: aveva lottato contro la corruzione e per primo aveva parlato della necessità della “perestrojka”, ma allo stesso tempo aveva riammesso nel Pcus il novantaquattrenne Vjačeslav Molotov e pensava alla riabilitazione di Stalin. Non riuscì a risolvere questo problema non da poco, come altri. Il potenziale mitologico di questa figura opaca venne rilevato da Timur Kibirov che negli anni Ottanta dedicò un poema postmoderno, intitolato “La vita di K.U. Černenko”.
Il film ha ricevuto il premio della fondazione Werner Herzog e la premiere mondiale si terrà al festival internazionale di Tallinn e la aspetto tanto.

Ksenia Filimonova è slavista, dottoressa di ricerca, vive a Napoli dove insegna letteratura russa all’Università Orientale e russo in privato. Su Telegram: Non solo dostoevskij

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