Cultura

“Brucia la Terra” vince la 12/a edizione del Premio Morrione

La video inchiesta “Brucia la terra” vince la dodicesima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo. È stata realizzata da Youssef Hassan Holgado e Tommaso Panza, col supporto del tutor Enzo Nucci del Tg3 Rai.

Ha investigato il ruolo delle organizzazioni criminali foggiane a due anni dallo scioglimento del comune per mafia.
L’inchiesta “Chi li ascolterà?” di Selena Frasson e Claudio Rosa sulle condizioni nel carcere minorile Beccaria di Milano, con tutor Pietro Suber di Mediaset, vince il Premio Libera Giovani assegnato dai 300 studenti dell’istituto Majorana di Moncalieri (Torino), in collaborazione con Libera Piemonte.
Le altre tre inchieste finaliste del Premio Morrione, realizzato in collaborazione con la Rai, sono quella video “La Propaganda del gas” di Teresa Di Mauro, Vittoria Torsello e Lorenzo Urzia, tutor Raffaella Pusceddu di Presadiretta e Il fattore Umano Rai3; quella multimediale “Petrolio Bianco” di Francesca Trinchini sul costo ambientale e sociale della transizione green verso le rinnovabili, tutor Lorenzo Di Pietro di Agorà Rai 3; il radio-podcast “Case per finta” di Susanna Rugghia e Federica Tessari; tutor Daria Corrias, Rai Radio 3. I finalisti sono stati supportati anche dal tutor legale Giulio Vasaturo, dal tutor audio video Francesco Cavalli, dal tutor musicale Pietro Ferri, dal tutor multimediale Stefano Lamorgese.
Il giornalista, autore e regista Domenico Iannacone ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2023, la giornalista e scrittrice Vera Politkovskaja il riconoscimento “Testimone del Premio Roberto Morrione” .
L’inchiesta video vincitrice Brucia la Terra andrà in onda su Rainews24 venerdì 3 novembre, e le finaliste Chi li ascolterà? a La propaganda del gas sabato 4 e domenica 5. Le tre inchieste verranno presentate inoltre a Roma lunedì 30 ottobre al Festival Eurovisioni, presenti autori e tutor. La giuria del premio, riservato a chi ha meno di 30 anni, è presieduta da Giuseppe Giulietti.

Roberto Morrione Roma, 4 giugno 1941 – Roma, 20 maggio 2011

Roberto Morrione ha lavorato al servizio pubblico Rai dal 1962, prima collaborando con Enzo Biagi, poi con Brando Giordani ai Servizi Speciali del Telegiornale e a TV 7.

Dopo la riforma del ’75 al TG1, Capo Servizio Interni e per molti anni Caporedattore Cronaca e Vice Direttore “ad personam”. Successivamente al TG3 di Sandro Curzi, dove ha realizzato editoriali, servizi speciali sulla mafia, reportage e dirette dallaSpagna e dalla Francia, l’edicola della Notte in diretta. Con la Rai dei “professori” Vice Direttore al TG2, quindi Direttore di Televideo e poi di Rai International, dove dal ’96 al ’99 ha diffuso i palinsesti del servizio pubblico nelle Americhe e nel Pacifico.

Dal ’99 al 2006 fondatore e Direttore di Rai News 24, il primo canale italiano d’informazione continua e multimediale e coordinatore editoriale di Rai Med.. Tempi d’oro per il giornalismo.

Con la sua direzione Rai News 24, grazie anche al vicedirettore Massimo Loche, ha realizzato inchieste investigative di taglio internazionale, alcune delle quali, come quella sul fosforo bianco usato a Fallujiah e quella sulle armi segrete sperimentate in Iraq, hanno fatto il giro del mondo.

Dal 2006, lasciata la Rai per limiti di età, si è impegnato nell’associazione Libera di Don Luigi Ciotti, dove ha realizzato la Fondazione Libera Informazione. L’osservatorio e il portale della Fondazione (www.liberainformazione.org) costituisce oggi un punto di riferimento dell’informazione antimafia. Morrione ha anche ricoperto incarichi nel sindacato e nell’Ordine Nazionale dei giornalisti ed è autore di saggi sulla comunicazione.

Il discorso di Roberto Morrione di saluto ai telespettatori di Rai News 24, l’ultimo giorno prima di di andare in pensione dalla Rai e iniziare il suo impegno con Libera Informazione. Era il 2005. Le parole di Roberto Morrione sono una lezione indelebile di giornalismo.

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