Cucina Pensante

Dall’India al Brasile fino all’Africa, il succo è di canna

Dopo averla spremuta per farne lo zucchero semolato o per estrarne la base utile alla distillazione, cachaça o rum, rimangono delle piccole parti marroni e legnose che vengono recuperate per produrne carta o biocarburante. Il succo si presenta pastoso, naturalmente molto dolce e profumato. I brasiliani usano consumarlo (per loro è il caldo de canna) con qualche goccia di lime per renderlo meno dolce. Servito fresco è un ottimo tonico adatto ad essere bevuto in qualsiasi momento o per addolcire altri piatti. Il succo di canna non costa molto e si trova facilmente, sia nei mercati municipali, sia agli angoli della strada. Inoltre possiede proprietà benefiche per l’apparato respiratorio, tonificanti e rinfrescanti. Viene consigliato a chi soffre di catarro bronchiale, di bronchite cronica e di asma. Il colore è opalescente con sfumature giallo-verdoline. Il profumo è delicato e gradevole, ma, stando al Gustoblog, un intero bicchiere può risultare tanto da bersi da solo, se non si è abituati.

 

 

 

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