Salute

Fondazione Progetto Itaca al ministro Locatelli: “Si riconosca la disabilità mentale al pari di quella fisica”

Fondazione Progetto Itaca ha inviato una lettera al ministro per le disabilità Alessandra Locatelli e al Capo di Gabinetto del Ministero Maurizio Borgo per chiedere che la disabilità psichiatrica venga considerata alla pari delle altre forme di disabilità. E offre il proprio contributo nell’Osservatorio della disabilità e in tutti i tavoli su cui si opera “al fine di rappresentare una disabilità non adeguatamente riconosciuta”.

Milano, 1999: sette amici alle prese con disturbi mentali di vario tipo (alcuni in prima persona, altri indirettamente) si incontrano per discutere su come aiutare chi si trova a far fronte a questo genere di problemi. Tra di loro c’è Ughetta Radice Fossati: “Non volevamo partire da una critica o da una denuncia; ci erano ben chiare le mancanze e i bisogni, ma era sui secondi che abbiamo deciso di lavorare. Le nostre storie personali ci avevano insegnato che riconoscere il disagio non è facile come sembra. Io stessa, insegnante da tempo, credevo di poter interpretare i problemi degli adolescenti, ma così non è stato. Il ritardo nell’individuare il disturbo di mia figlia e il conseguente ritardo nell’accedere alle cure ci ha conviti che era necessario fare qualcosa. Così è nato Progetto Itaca”. Oggi Progetto Itaca compie 19 anni e in questo tempo l’associazione è riuscita ad assistere oltre 100 mila persone, formare 1.520 volontari, avviare circa 50 progetti di prevenzione, formazione e riabilitazione in tutto il paese.

Nel corso del 2017 Progetto Itaca Milano ha toccato migliaia di beneficiari: più di 31 mila ore di volontariato dedicato all’Associazione, oltre 4.000 studenti delle superiori, coinvolti dal progetto di prevenzione nelle scuole, 187 persone iscritte a Club Itaca Milano, più di 200 colloqui di orientamento tenuti da Itacounseling, più di 100 utenti dei 13 gruppi di auto e mutuo aiuto, 16 contratti di lavoro promossi per persone con malattie maggiori. “Siamo convinti – ha spiegato Luca Franzi, presidente di Progetto Itaca Milano – che solo con un rigoroso lavoro di informazione e prevenzione sia possibile combattere lo stigma che ancora colpisce chi soffre di malattie della mente”. Progetto Itaca ha realizzato un’indagine attraverso dei questionari compilati da tutti i soggetti coinvolti. La codifica e l’elaborazione dei dati emersi è stata curata da Stefano Draghi, docente di Information Technology presso Iulm. E’ emerso che il 35% dei familiari ritengono di non avere sufficienti informazioni circa la patologia che affligge i loro cari, inoltre il 70% dei familiari sostiene di non sapere cosa sia il Piano Terapeutico Individuale (trattamento previsto per legge in Lombardia). La situazione non è migliore per i pazienti, il 45% dei quali sostiene di non essere adeguatamente informato in merito. Parlarne è fondamentale.

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