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Gaza, Hamas in Egitto per la tregua. Medici senza frontiere: “Sei operatori spogliati e legati dai soldati di Israele”

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è oggi al Cairo per valutare se e come implementare una nuova tregua con Israele. Il viaggio segue le dichiarazioni di ieri del presidente israeliano Isaac Herzog, secondo cui Tel Aviv sarebbe favorevole ad una interruzione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza per favorire il rilascio di nuovi ostaggi. Haniyeh, come riferisce l’emittente Al Jazeera, ha anche incontrato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, col quale avrebbe discusso dell’escalation in Cisgiordania, dove sono aumentati gli attacchi di coloni israeliani contro residenti palestinesi. L’ultima vittima si è registrata ad Hebron, portando a 301 il bilancio dei morti dallo scorso 7 ottobre, secondo dati del ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese. Superano quindi quota 500 le vittime palestinesi nella regione dal gennaio 2023.

“C’erano anche sei operatori di Medici Senza Frontiere (Msf) tra le persone che sono state fatte uscire dall’ospedale di Al-Awda, a Gaza, e sono state fatte spogliare, legate e interrogate“. Lo riferisce l’organizzazione in una nota, aggiungendo che “dopo che due giorni fa le forze israeliane hanno preso il controllo dell’ospedale di Al-Awda a seguito di un assedio durato 12 giorni, gli uomini adulti e i ragazzi al di sopra dei 16 anni che erano all’interno sono stati portati fuori dall’ospedale, spogliati, legati e interrogati. Tra loro anche sei operatori di Msf. Dopo gli interrogatori, la maggior parte di loro è stata rimandata in ospedale con l’ordine di non muoversi”.

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