Diritti

Gaza. Il Sudafrica avvia un procedimento contro lo Stato di Israele e chiede alla Corte internazionale di giustizia di indicare misure urgenti

Il Sudafrica ha depositato un’istanza per l’avvio di un contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (CIG), il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, in merito a presunte violazioni da parte di Israele dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione dei crimini di guerra.

Secondo il ricorso, “gli atti e le omissioni di Israele hanno carattere di genocidio, in quanto sono stati commessi con l’intento specifico richiesto . . di distruggere i palestinesi di Gaza in quanto parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese” e che “il comportamento di Israele – attraverso organi dello Stato, agenti dello Stato e altre persone ed entità che agiscono su sue istruzioni o sotto la sua direzione, controllo o influenza – nei confronti dei palestinesi di Gaza, è in violazione dei suoi obblighi della Convenzione sul genocidio”.

Il governo del Sudafrica afferma inoltre che “Israele, in particolare dal 7 ottobre 2023, non ha impedito né cercato di impedire il genocidio e non ha perseguito l’incitamento diretto e pubblico al genocidio” e che “Israele si è impegnato, e si sta impegnando, in un’azione di genocidio”. Mentre rischia di “impegnarsi ulteriormente in atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza”.

L’azione legale del Sudafrica si fonda sulla giurisdizione della Corte sull’articolo 36, paragrafo 1, dello Statuto della Corte e sull’articolo IX dello Statuto della Corte e sull’articolo IX della Convenzione sul genocidio, di cui sia il Sudafrica che Israele sono parti.

Il ricorso contiene anche una richiesta di indicazione di misure urgenti, ai sensi dell’articolo 41 dello Statuto della Corte e degli articoli 73, 74 e 75 del Regolamento della Corte. Il Sudafrica chiede alla Corte di indicare misure provvisorie al fine di “proteggere da ulteriori danni gravi e irreparabili ai diritti del popolo palestinese ai sensi della Convenzione sul genocidio” e “per garantire il rispetto da parte di Israele degli obblighi derivanti dalla Convenzione sul genocidio” che impegna gli Stati a “non commettere genocidio e prevenire e punire il genocidio”.
Ai sensi dell’articolo 74 del Regolamento della Corte, “[una] richiesta di indicazione di misure provvisorie ha priorità su tutti gli altri casi”.

Irina Smirnova

 

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