Dopo l’attacco israeliano che questa mattina ha colpito il complesso ospedaliero di Al Aqsa, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF), i team di MSF hanno curato quaranta feriti, tra cui donne e bambini. In totale ci sono stati 65 feriti e cinque morti ed è la settima volta che il complesso ospedaliero viene colpito dal marzo 2024, tre delle quali nell’ultimo mese.
“Sono scene di devastazione. Le tende hanno preso fuoco mentre la gente dormiva. L’ospedale ha curato quaranta pazienti, tra cui dieci bambini e otto donne, molti dei quali con gravi ustioni. Altri 25 pazienti feriti sono stati trasferiti perché qui non c’è modo di curarli” dichiara Eliza Sabatini, infermiera di MSF.
Qualche ora prima dell’attacco aereo al complesso ospedaliero, un altro attacco aveva colpito una scuola usata come rifugio, nel campo di Nuseirat, a nord di Deir Al Balah. Decine di feriti sono stati portati ad Al Aqsa, sovraccaricando l’ospedale e il personale medico.
“Gestire incidenti di massa come questi uno dietro l’altro sarebbe molto difficile per qualsiasi ospedale ben attrezzato. A Gaza, dove continuiamo a subire pesanti restrizioni sulle forniture mediche, è semplicemente impossibile fornire cure adeguate ai pazienti” afferma Sabatini di MSF.
I ripetuti attacchi alle strutture mediche di Gaza devono finire. Le strutture sanitarie e il personale medico devono essere protetti e le parti in guerra devono rispettare le aree ospedaliere. È necessario un cessate il fuoco per fermare questo spargimento di sangue.
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