Prosegue il conflitto in Medioriente. Mentre le trattative per un cessate il fuoco incontrano difficoltà, con il Qatar che ha rinunciato al ruolo di mediatore chiedendo a Israele e Hamas di “mostrare serietà”, sul campo proseguono i raid dello Stato ebraico su Gaza: in due attacchi domenica mattina sono rimaste uccise trenta persone tra cui ameno tredici bambini.
L’agenzia di difesa civile di Gaza ha dichiarato che trenta persone, tra cui tredici bambini, sono state uccise in due attacchi israeliani su due case nel territorio palestinese. Lo riportano i media arabi. Il primo attacco, che ha colpito una casa a Jabalia, nel nord di Gaza, ha ucciso “almeno 25” persone, tra cui 13 bambini, e ne ha ferite più di trenta, ha affermato la difesa civile, aggiungendo che un altro attacco sul quartiere Sabra di Gaza City ne ha uccise cinque.
Gli Stati Uniti hanno condotto una serie di attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen nella tarda serata di sabato prendendo di mira numerosi depositi di armi in almeno tre località. Lo riferisce la Cnn, citando un funzionario statunitense. Le strutture ospitavano armi convenzionali avanzate utilizzate per colpire le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, ha affermato il funzionario, che ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno utilizzato aerei da combattimento per portare a termine l’attacco. Gli Houthi sostenuti dall’Iran hanno preso di mira per mesi le navi nel Mar Rosso, una delle vie d’acqua più trafficate del mondo, definendo gli attacchi una risposta alla guerra di Israele a Gaza contro Hamas.