Sport

Il morso all’Italia

Ce ne andiamo a casa, così prematuramente come già successo quattro anni fa in Sudafrica con la seconda Italia di Lippi. Quella di Prandelli si è sbriciolata invece sotto il sole di Recife: a guardare bene però, c’erano già parecchie nuvole all’orizzonte venerdì scorso con la Costa Rica. Il resto lo ha fatto Godín a Natal, alla stessa maniera con la quale ci aveva provato a Lisbona nella finale di Champions contro il Real di Carlo Ancelotti, uno da Nazionale.

In realtà il Mondiale dell’Italia si era già consumato a Manaus: tutto – casetta compresa – era stato preparato in funzione di quella gara d’esordio, considerata così importante che poi il resto sarebbe venuto da sé. Cominciare bene è fondamentale, ma finire meglio è quello che conta di più: ne sa qualcosa l’Uruguay, che ha saputo resistere all’uragano Costa Rica, imbattuta anche contro l’Inghilterra.

Poteva essere l’Italia di Pirlo, che da capitano ci ha emozionato insieme a Sirigu per l’ultima volta, ma tutto è tornato così tremendamente normale dopo quella bellissima notte. Buffon ci ha messo la faccia (e pure i guanti) nella grigia partita con l’Uruguay del “cannibale” Suárez: chissà se sarà ancora apostrofato come “El Pistolero” dopo il morso a Chiellini, che in Italia fa paura a tutti e fuori le prende con tutti. In fondo, al di la del confine italiano, anche la Juve di Conte è diventata piccola piccola. Una volta non era così e non soltanto per loro: il Milan con Sacchi ha dominato in Europa, l’Inter di Mourinho ha vinto tutto in una sola stagione, ma anche il Parma di Scala, la Sampdoria di Vialli e Mancini, il Genoa di Aguilera e persino l’Atalanta di Stromberg seminavano il terrore in giro per il vecchio continente.

Forse quattro titoli mondiali adesso non bastano più: proprio nell’anno in cui anche il Portogallo ci sopravanza nel ranking UEFA, collezioniamo una nuova figuraccia nella competizione FIFA più importante. Dopo Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia ricorderemo tristemente anche Inghilterra, Costa Rica e Uruguay. Dopo il fallimento del progetto tecnico e istituzionale, si dimettono Prandelli e Abete mentre Ciro Esposito perde la partita con la vita: ripartiamo da qui, il resto verrà da sé.

LE TRE GARE DELL’ITALIA AL MONDIALE

INGHILTERRA-ITALIA 1-2
Sabato 14 giugno 2014, Manaus
Inghilterra (4-2-3-1): Hart; G. Johnson, G. Cahill, Jagielka, Baines; Henderson (73’ Wilshere), Gerrard (C); Welbeck (61’ Barkley), Rooney, Sterling; Sturridge (80’ Lallana). A disp.: Foster, Forster, Smalling, Shaw, P. Jones, Lampard, Milner, Lambert. All. Hodgson.
Italia (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi; Candreva (79’ Parolo), Verratti (57’ Thiago Motta), Pirlo (C), Marchisio; Balotelli (73’ Immobile). A disp.: Perin, Abate, Bonucci, Aquilani, Cassano, Cerci, L. Insigne. All. Prandelli.
Indisponibili: Oxlade-Chamberlain (Inghilterra); Buffon e De Sciglio (Italia).
Arbitro: sig. Björn Kuipers (Ned).
Marcatori: 35’ Marchisio (Ita), 37’ Sturridge (Eng), 50’ Balotelli (Ita).
Ammoniti: Sterling (Eng).
Note: 39.800 spettatori. Recupero: 2’ pt + 5’ st.
LE STATISTICHE DI INGHILTERRA-ITALIA
Tiri totali: 18-12 / Tiri nello specchio: 8-5 / Falli commessi: 8-12 / Calci d’angolo: 9-2 / Fuorigioco: 0-7 / Possesso palla: 48%-52%. Man of the match: Balotelli (Italia).

ITALIA-COSTA RICA 0-1
Venerdì 20 giugno 2014, Recife
Italia (4-1-4-1): Buffon (C); Abate, Barzagli, Chiellini, Darmian; De Rossi; Candreva (57’ L. Insigne), Pirlo, Thiago Motta (46’ Cassano), Marchisio (69’ Cerci); Balotelli. A disp.: Sirigu, Perin, De Sciglio, Bonucci, Paletta, Aquilani, Parolo, Verratti, Immobile. All. Prandelli.
Costa Rica (5-4-1): K. Navas; Gamboa, Duarte, G. González, Umaña, J. Díaz; B. Ruiz (C) (81’ Brenes), C. Borges, Tejeda (68’ Cubero), C. Bolaños; J. Campbell (74’ Ureña). A disp.: Pemberton, Cambronero, J. Acosta, Myrie, W. Francis, R. Miller, Barrantes, Granados, Diego Calvo. All. Jorge Luis Pinto.
Arbitro: sig. Enrique Osses (Chi).
Marcatori: 44’ B. Ruiz (C).
Ammoniti: Balotelli (I); Cubero (C).
Note: 40.285 spettatori. Recupero: 2’ pt + 4’ st.
LE STATISTICHE DI ITALIA-COSTA RICA
Tiri totali: 10-10 / Tiri nello specchio: 6-6 / Falli commessi: 10-24 / Calci d’angolo: 4-5 / Fuorigioco: 11-3 / Possesso palla: 58%-42%. Man of the match: B. Ruiz (Costa Rica).

ITALIA-URUGUAY 0-1
Martedì 24 giugno 2014, Natal
Italia (3-5-2): Buffon (C); Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Verratti (75’ Thiago Motta), Pirlo, Marchisio, De Sciglio; Balotelli (46’ Parolo), Immobile (71’ Cassano). A disp.: Sirigu, Perin, Abate, Paletta, Aquilani, Candreva, Cerci, L. Insigne. All. Prandelli.
Uruguay (4-3-1-2): Muslera; Cáceres, Giménez, Godín (C), Álvaro Pereira (63’ Stuani); Á. González, Arévalo Ríos, C. Rodríguez (78’ G. Ramírez); Lodeiro (46’ Maxi Pereira); L. Suárez, Cavani. A disp.: Muñoz, M. Silva, Fucile, Coates, Gargano, D. Pérez, A. Hernández, Forlán. All. Tábarez.
Diffidati: Cáceres, Gargano, Godín e Lugano (U); Balotelli (I).
Indisponibili: De Rossi (Italia); Lugano (Uruguay).
Arbitro: sig. Marco Rodríguez (Mex).
Marcatori: 81’ Godín (U).
Ammoniti: Balotelli e De Sciglio (I); Arévalo Ríos e Muslera (U). Espulso Marchisio (I) al 59’ per gioco scorretto.
Note: 39.706 spettatori. Recupero: 2’ pt + 5’ st.
LE STATISTICHE DI ITALIA-URUGUAY
Tiri totali: 9-14 / Tiri nello specchio: 5-9 / Falli commessi: 19-20 / Calci d’angolo: 3-3 / Fuorigioco: 3-1 / Possesso palla: 55%-45%. Man of the match: Buffon (Italia).

Condividi