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In Gran Bretagna troppi polli razzolano male

Nel Regno Unito, circa seicentomila persone all’anno sono vittime d’intossicazione alimentare a causa dei batteri presenti nelle galline che mangiano, nonostante le richieste della Food Standard Agency (FSA) agli allevatori e ai supermercati di migliorare l’igiene.

Negli ultimi quattro anni, i casi d’intossicazione sono aumentati costantemente, sebbene già nel 2009 uno studio ufficiale avesse rivelato che i due terzi dei polli freschi presenti sugli scaffali britannici erano contaminati, solitamente dal campylobacter, col rischio di provocare intossicazioni potenzialmente letali.

Non si tratta di allarmismo, perché, come riporta il Daily Mail, che anticipa il rapporto annuale della FSA, dei 580.000 intossicati da carne di pollo l’anno, circa diciottomila necessitano di cure ospedaliere e i decessi sono circa centoquaranta.

Questi numeri testimoniano il fallimento della strategia adottata dalla FSA, che avrebbe dovuto ridurre della metà il numero dei polli contaminati negli allevamenti, entro il 2010. Dopo aver inutilmente premuto su allevatori e supermercati, la FSA sta pensando all’adozione di misure drastiche a protezione dei consumatori.

Foto di Gabriella Raffaelli

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