Attualità

In sensibile aumento l’incidenza delle sindromi simil-influenzali, influenza al 29,4 per cento

In ulteriore aumento il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 51° settimana del 2023, infatti, l’incidenza è pari al 17,2 casi per mille assistiti (15,6 nella settimana precedente), livello più elevato di quello osservato in tutte le precedenti stagioni. Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi.  

“Sono diversi gli agenti patogeni che concorrono all’aumento delle sindromi simil-influenzali cui assistiamo anche questa settimana. Tra questi, si trova il SARS-CoV-2 che ormai si è insediato stabilmente tra noi e che circola a livelli sostenuti con il virus influenzale, così come il virus respiratorio sinciziale responsabile di bronchioliti nei bambini più piccoli. – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. E questo conferma l’importanza della vaccinazione soprattutto per le persone anziane, con malattie croniche o comunque fragili. Raccomandiamo anche una sana prudenza da osservare soprattutto se si  hanno sintomi respiratori e se si è in presenza di bambini molto piccoli, persone anziane o con fragilità”.

Ecco i dati principali:

Sorveglianza epidemiologica

  • Sale ancora il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 51° settimana del 2023 l’incidenza è pari a 17,2 casi per mille assistiti (15,6 nella settimana precedente). Si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza, sebbene la circolazione di questi ultimi siaè in aumento (maggiori dettagli nel Rapporto Virologico 2023-51). 
  •  L’incidenza è in aumento nelle fasce di età pediatriche, stabile negli adulti e anziani. Maggiore incremento soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 47,1 casi per mille assistiti (36,5 nella settimana precedente). 
  • Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la Basilicata. In quattro Regioni/PPAA è stata raggiunta la soglia di intensità “molto alta” dell’incidenza (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania).

Sorveglianza virologica

  •  Durante la sesta settimana di sorveglianza virologica, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 29,4%, in aumento rispetto alla settimana precedente (26,8%), sebbene il numero assoluto di positività risulti inferiore a quello della settimana scorsa, come probabile conseguenza della sottonotifica dovuta alle recenti festività. 
  • Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano prevalenti (98,5%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. 
  • Tra i campioni analizzati e risultati positivi, il 25% era positivo per SARS-CoV-2, l’11% per RSV, il 28% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.

La sorveglianza 

La sorveglianza RespiVirNet è il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori (prima InfluNet). RespiVirNet si basa sui Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per i virus respiratori. La sorveglianza è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute. RespiVirNet si articola nella sorveglianza epidemiologica (che ha l’obiettivo di determinare l’inizio, la durata e intensità dell’epidemia stagionale), e nella sorveglianza virologica (che ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi virus respiratori). La raccolta e l’elaborazione dei dati è effettuata dall’ISS che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete RespiVirNet (prima InfluNet) e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.

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