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Israele attacca l’ospedale di Al-Shifa: “Crimine di guerra, trentamila intrappolati”. Trump a Netanyahu: “Finisci il lavoro e fallo velocemente.”

L’esercito di Israele ha attaccato l’ospedale di Al-Shifa a Gaza. Si tratta del più grande della città della Palestina. L’Idf ha annunciato un’operazione militare “di alta precisione” in seguito ad informazioni di intelligence sulla presenza di alti funzionari di Hamas nel complesso medico. A partire dalle due di stanotte (ora italiana) i testimoni hanno riferito di bombardamenti in corso e operazioni aeree sul quartiere di Al-Rimal. Segnalata anche la presenza di carri armati che circondano l’edificio dell’ospedale.

In una nota congiunta: “L’IDF e lo Shin Bet stanno ora lavorando in modo mirato per contrastare il terrorismo e arrestare i terroristi nell’area dell’ospedale di Shifa, questo a seguito di informazioni di intelligence che indicano la presenza di terroristi nell’ospedale e l’uso delle infrastrutture dell’ospedale per effettuare atti terroristici.
Nell’ambito dell’attività, durante l’accerchiamento, i terroristi hanno aperto il fuoco dall’interno del complesso ospedaliero contro le nostre forze, che hanno risposto al fuoco e hanno colpito i terroristi. Le nostre forze continuano ad operare nell’area dell’ospedale.”

Il governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha denunciato l’incursione, sostenendo che sparare all’interno del nosocomio è “un crimine di guerra” che “minaccia la vita di migliaia di persone all’interno del complesso medico”. Hamas ha invitato “le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali e tutti i Paesi del mondo libero a intervenire urgentemente per fermare Israele”. L’edificio chirurgico specializzato che si trova all’interno del complesso è in fiamme.

Il ministero della Sanità di Gaza sostiene che nell’ospedale di Al-Shifa ci sono trentamila persone intrappolate. Tra questi civili sfollati, pazienti feriti e personale medico. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili”, ha scritto il ministero su Telegram. Secondo il portavoce israeliano sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e che “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto che “numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”.

Benjamin Netanyahu si assume la responsabilità del crimine: “Abbiamo approvato i piani operativi per l’operazione a Rafah, inclusa la promozione delle misure per evacuare la popolazione civile dalle zone di battaglia. Questo è un passo necessario nella preparazione dell’operazione militare.
Quelli che dicono che l’operazione a Rafah non avverrà, sono gli stessi che hanno detto che non saremmo entrati a Gaza, che non saremmo entrati a Shifaa, che non avremmo operato a Khan Yunis e che non avremmo ripreso i combattimenti dopo la fine del cessate il fuoco.”

La perla delle perle l’aggiunge il suo degno compare Donald Trump: “Si è verificata un’orribile invasione da parte di Hamas che non sarebbe mai avvenuta se fossi stato Presidente. Ho mantenuto Israele al sicuro. Nessun altro lo farà. Nessun altro può. E conosco tutti i giocatori: non possono farlo.
A Netanyahu, dico: “Finisci il lavoro e fallo velocemente.”

Concludiamo con un invito al Presidente Giorgia Meloni: “Il bimbo in foto con Lei è scampato all’attacco più brutale mai lanciato da Israele a Gaza.
Oltre 13mila bimbi uccisi, migliaia feriti, orfani e mutilati in una Gaza distrutta e alla fame. Urgono sanzioni ed embargo di armi a Israele per fermare il massacro.

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