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Mosca, al via seconda fase esercitazioni nucleari tattiche. A rischio fallimento il vertice della pace in Svizzera. Ma l’Europa vuole vincere la guerra

Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi che è iniziata la seconda fase delle esercitazioni nucleari non strategiche nel Paese. Lo riporta la Tass.
“In conformità con la decisione del presidente della Federazione Russa, è iniziata la seconda fase delle esercitazioni delle forze nucleari tattiche”, si legge in un comunicato.
Mosca aveva annunciato l’avvio della prima fase delle esercitazioni il 21 maggio scorso nel distretto meridionale russo. Ma l’Europa continua iresponsabilmente ad armare l’Ucraina.

“Putin usa l’energia come un’arma. Sta distruggendo il nostro sistema di infrastrutture energetiche per metterci in ginocchio”. Così il presidente Zelensky alla Conferenza sulla ricostruzione ucraina, in corso a Berlino. Produzione energetica ucraina dimezzata. “La difesa aerea è la risposta a tutto, è necessario togliere a Mosca i vantaggi che ha dall’alto”, ha continuato. “L’Ucraina”,  ha aggiunto, “deve vincere questa guerra”. Sull’ingresso in Ue: già soddisfatti i prerequisiti, ora mantenere le promesse.

Si avvicina intanto la data del summit per la pace in Svizzera che si terrà a partire dal 15 giugno, i media svizzeri sostengono che la conferenza sull’Ucraina potrebbe rivelarsi un fallimento. Diverse agenzie di stampa svizzere hanno pubblicato articoli rilevanti. Hanno anche commentato anche le azioni della leadership ucraina.

Sul quotidiano svizzero Temps, la giornalista Marie-Hélène Mioton ha sottolineato che la “formula di pace” proposta da Zelenskyj sembra una richiesta di resa rivolta alla Russia, mentre “sul terreno” l’Ucraina si trova in una situazione difficile.

Sempre in tema, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha espresso gratitudine al ministro degli Esteri cinese Wang Yi per la decisione di Pechino di non inviare i suoi rappresentanti in Svizzera per la conferenza sull’Ucraina, ha riferito il Ministero degli esteri russo. Mentre iservizi di sicurezza interni russi (Fsb) “stabiliscono” che l’intelligence militare ucraina è coinvolta nell’attacco terroristico al Crocus City Hall del marzo scorso. Lo ha detto il direttore del servizio, Alexander Bortnikov, citato dall’agenzia Interfax.

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