Mondo

New York in tilt per un’ondata di manifestazioni pro-Gaza, oltre trecento arresti. Hamas chiede ai Paesi musulmani di mandare armi

Centinaia di manifestanti hanno bloccato tutte le maggiori strade di accesso a New York in un’ondata di manifestazioni pro-Gaza. Per circa un’ora e mezza, tra le 9,40 e le 11,15, vi sono state tensioni tra automobilisti e manifestanti. La polizia ha arrestato in tutta la città 325 persone.

new york ondata manifestazioni pro gaza e palestina arresti traffico paralizzato

© ANGELA WEISS / AFP

Poliziotti di New York arrestano manifestanti filo-palestinesi mentre bloccano l’ingresso di Manhattan del ponte di Brooklyn

I sit-in con richieste di cessate il fuoco e slogan pro-Palestina sono stati organizzati sul Brooklyn Bridge, sul Manhattan Bridge, su quello di Williamsburg e all’Holland Tunnel, paralizzando il traffico nell’ora di punta. Un uomo rimasto imbottigliato nel blocco stradale ha perso la pazienza quando i manifestanti, con il volto coperto da una maschera, si sono messi davanti alla sua Honda Suv, rifiutandosi di lasciarlo passare.

new york ondata manifestazioni pro gaza e palestina arresti traffico paralizzato

© Bryan R. Smith / AFP

Manifestanti pro-Gaza arrestati per aver bloccato il traffico all’ingresso dell’Holland Tunnel

“Quello che state facendo – ha urlato – è contro la legge, non potete farlo”. Davanti al muro dei manifestanti, l’automobilista ha aggredito uno di loro e ha cominciato a urlare: “Levatevi di torno, ho una figlia a Brooklyn che mi aspetta”. L’uomo è rientrato in macchina, ha acceso il motore e ha cominciato ad andare avanti. Alla fine, quando hanno capito che non si sarebbe fermato, lo hanno lasciato passare.

new york ondata manifestazioni pro gaza e palestina arresti traffico paralizzato

© ANGELA WEISS / AFP

Manifestanti pro-Gaza arrestati a New York

A metà mattinata la situazione è tornata alla normalità, ma centinaia di persone sono state portate via dalla polizia e caricate su autobus fatti arrivare dal dipartimento.

Massimo Basile (Agi)

Hamas chiede ai Paesi musulmani di mandare armi. Haniyeh chiede sostegno nella guerra con Israele

Hamas ha chiesto sostegno ai Paesi musulmani con l’invio di armi. Lo ha dichiarato un leader dell’organizzazione.
Il leader del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato oggi i Paesi musulmani a “sostenerlo” nella sua guerra contro Israele nella Striscia di Gaza fornendogli “armi”. “Il ruolo della nazione musulmana (…) è importante” ed “è giunto il momento di sostenere la resistenza con le armi, perché questa è la battaglia di Al-Aqsa e non solo la battaglia del popolo palestinese”, ha detto in un discorso pronunciato a Doha, il cui testo è stato trasmesso ai media della Striscia di Gaza. La moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme è il terzo luogo sacro dell’Islam.

Condividi