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Notte azzurra: Italia-Giappone è partita d’altri tempi!

ITALIA-GIAPPONE 4-3 

Incredibile Italia all’Arena Pernambuco di Recife. Gli Azzurri di Prandelli battono in nottata il Giappone di Zaccheroni, al termine di una straordinaria partita, ricca di capovolgimenti di fronte dal primo all’ultimo minuto di gioco. Viene alla memoria il leggendario 4 a 3 dell’Italia sulla Germania nella semifinale del Mondiale ’70 in Messico. Qui si gioca per la Confederations Cup, ma il paragone, quanto a emozioni anche se non per l’importanza della gara in sé, ci può stare benissimo.

Italia e Giappone chiudono la seconda giornata del gruppo A. Il Brasile ha 6 punti (2 vittorie in altrettante partite, 5 gol fatti e 0 subiti), il Messico è fuori (ha perso entrambe le gare giocate): se gli Azzurri vincono, già da stanotte sono qualificati insieme ai padroni di casa.

Dopo gli inni nazionali (cantano gli Azzurri schierati in campo) si comincia. Il Giappone è subito aggressivo: al 5’ Buffon para a terra sulla linea di porta, fermando il colpo di testa di Maeda (si era liberato di Chiellini sul secondo palo). Dopo un quarto d’ora di gioco, l’offensiva nipponica si affievolisce un po’, ma Prandelli non è soddisfatto e scuote la testa. Al 17’ una bella conclusione di Kagawa, viene alzata sopra la traversa da un attento Buffon. Al 20’ il primo episodio importante del match: De Sciglio effettua un retropassaggio corto su Buffon, Okazaki gli arriva sui piedi, c’è un contrasto tra i due ma l’arbitro vede un fallo e decreta il penalty, ammonendo il capitano azzurro: dal dischetto va Honda, che segna il gol del meritato vantaggio. Il Giappone ci prova ancora con Hasebe al 26’, ma la palla si spegne a lato. Esce Aquilani ed entra Giovinco al 30’: lo juventino si piazza dietro a Balotelli. Al 33’ il Giappone raddoppia con una grande girata di sinistro del centrocampista del Manchester United, Shinji Kagawa. L’Italia ora rischia la figuraccia: viene ammonito De Rossi (era diffidato): dal limite Endo impegna Buffon, che intercetta anche il successivo tiro di Hasebe. Balotelli si guadagna una interessante punizione al 39’: Pirlo cerca la porta, ma la palla non si abbassa abbastanza e termina appena sopra la traversa (Kawashima era piazzato bene). Al 41’ un diagonale da sinistra del regista juventino (ex Milan) viene deviato in angolo. Sul corner dello stesso Pirlo, De Rossi stacca di testa anticipando tutti nell’area piccola e riapre la gara. Adesso è l’Italia a fare la partita. Prandelli è molto teso a bordo campo. In chiusura di tempo, Giaccherini si infila in area e gira bene con il sinistro, colpendo in pieno il palo. Si va al riposo sull’ 1 a 2 per il Giappone.

Si riprende a giocare: piove con insistenza a Recife (il clima è tropicale). Al 50’ l’Italia pareggia: Yoshida lascia scorrere il pallone a fondo campo, ma Giaccherini ci crede e riesce a recuperarlo sulla linea di fondo, poi serve in mezzo Balotelli, Uchida riesce ad anticiparlo, ma la mette nella sua porta. Cinque minuti più tardi, il direttore di gara Abal si inventa un rigore in favore dell’Italia (fallo di mano in area di Hasebe, che viene ammonito): ancora infallibile Balotelli dal dischetto. Siamo al 52’ e l’Italia è addirittura in vantaggio. Al 56’ grandissima parata su Giovinco di Kawashima, sul corner Maggio sfiora il gol di testa. Il Giappone si riversa in avanti. Buffon respinge uno splendido cross teso da sinistra di Kagawa. Che bella partita! Prandelli manda in campo Marchisio (esce Giaccherini) e termina i cambi a disposizione. Riprende il gioco e il Giappone pareggia: su punizione laterale di Endo al 69’, Okazaki anticipa tutti sul primo palo e trafigge Buffon: ora è 3-3. Al 71’ il capitano azzurro salva il risultato su Honda, che punta la difesa avversaria, saltando con facilità Barzagli e Chiellini. Può ancora succedere di tutto, manca più di una quarto d’ora al termine di una partita molto emozionante. Al 77’ capitan Hasebe calcia benissimo dal limite, la palla passa di poco oltre la traversa. Ora l’Italia sembra volersi accontentare del pareggio. All’82’ palo e traversa nella stessa azione: Okazaki centra il primo legno con Buffon che forse la sfiora, la palla arriva a Kagawa che scheggia il legno superiore (qui l’Italia è più che fortunata). Il pubblico applaude i giapponesi: è assedio alla porta azzurra. All’86’ De Rossi illumina per Marchisio, che si inserisce in area sulla destra, lo juventino mette in mezzo per il liberissimo Giovinco, che a porta vuota segna il gol del 4-3. Non è Italia-Germania del Mondiale ’70, ma è una partita davvero incredibile. E non è finita: dopo due tiri ravvicinati dei giapponesi nell’area italiana, Okazaki in girata colpisce la traversa, poi Yoshida mette dentro da due passi ma la sua posizione è irregolare e l’arbitro questa volta vede bene. Si arriva al 90’: il Giappone ha tre minuti supplementari per pareggiare ancora. Zaccheroni (che aveva effettuato due cambi in precedenza) fa entrare Nakamura (vecchia conoscenza italiana) al posto di Hasebe. Stavolta, incredibile a dirsi, non succede niente e allora l’Italia vince una rocambolesca partita, guadagnando l’accesso alla semifinale di Confederations Cup.

Il CT italiano Prandelli abbraccia Zaccheroni a fine gara e dichiara: “Abbiamo fatto una fatica pazzesca. Abbiamo rimesso in piedi la partita, poi ci siamo abbassati perché non avevamo più benzina. L’Italia ha sofferto, ma ha voluto il risultato. C’è un caldo pazzesco, dobbiamo recuperare le forze’’.

Le parole del CT giapponese: “Sembrava Italia-Germania del ’70.  Due squadre che hanno giocato per vincere. E’ chiaro che quando hai l’occasione per vincere e poi subito dopo prendi il gol, c’è rammarico. I miei ragazzi non meritavano di perdere”.

I tabellini della 2^ giornata

GRUPPO A (19 giugno, stadio “Castelao” – Fortaleza)

BRASILE – MESSICO 2-0

Brasile (4-3-3): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva (C), David Luiz, Marcelo; Paulinho, Luiz Gustavo, Oscar (62’ Hernanes); Hulk (78’ Lucas Moura), Fred (82’ Jo), Neymar. A disp.: Bernard, Dante, Diego Cavalieri, Fernando, Felipe Luis, Jadson, Jean, Jefferson, Rever. All. Scolari.

Messico (4-4-1-1): Corona; Mier, Rodriguez (C), Moreno, Torres Nilo (70’ Barrera); Flores (58’ Herrera), Salcido, Torrado (88’ Jimenez), Guardado; Dos Santos; Hernandez. A disp.: Ochoa, Tavalera, De Nigris, Zavala, Meza, Molina, Aquino, Reyes, Reyna. All. De La Torre.

Marcatori: Neymar 9’, Jo 90’+3’ (BRA).

Arbitro: H. Webb (ENG). Assistenti: M. Mullarkey (ENG) e D. Cann (ENG). Quarto uomo: E. Osses (CHI).

Note: recupero 3’ + 4’. Ammoniti: Thiago Silva e Dani Alves (BRA); Guardado, Herrera e Rodriguez (MEX).

GRUPPO A (20 giugno, stadio “Arena Pernambuco” – Recife)

ITALIA – GIAPPONE 4-3

Italia (4-3-2-1): Buffon (C); Maggio (59’ Abate), Barzagli, Chiellini, De Sciglio; De Rossi, Pirlo, Montolivo; Aquilani (30’ Giovinco), Giaccherini (68’ Marchisio); Balotelli. A disp.: Sirigu, Marchetti, Bonucci, Astori, Candreva, Diamanti, Marchisio, Cerci, Gilardino, El Shaarawy. All. Prandelli.

Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Uchida (73’ H. Sakai), Yoshida, Konno, Nagatomo; Hasebe (C) (90’ Nakamura), Endo; Ozakaki, Honda, Kagawa; Maeda (78’ Havenaar). A disp.: Gonda, Inoha, Kurihara, Hosogai, Nishikawa, G. Sakai, Kiyotake, Inui, Takahashi. All. Zaccheroni.

Marcatori: Honda rig. 21’, Kagawa 33’, Okazaki 69’ (JPN); De Rossi 41’, Uchida aut. 50’, Balotelli rig. 52’, Giovinco 86’ (ITA).

Arbitro: D. Abal (ARG). Assistenti: H. Maidana (ARG) e J. Belatti (ARG). Quarto uomo: J. Aguilar (SLV).

Note: recupero 1’ + 3’. Ammoniti: Buffon e De Rossi (ITA); Hasebe e Konno (JPN).

Programma della 3^ giornata (gruppo A)

Sabato 22 giugno, ore 21.00: Italia – Brasile (Salvador);  Giappone-Messico (Belo Horizonte).

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