Salute

Nove milioni di adolescenti in Europa hanno (non sono) problemi di salute mentale. Nel mondo un minore su sette deve fare i conti con la depressione

Hanno non sono. Prima di dare i numeri, pensiamo sia di vitale importanza impostare il discorso utilizzando le parole giuste che indicano cura e trasformazione senza cadere nel cratere dell’ impossibilità.  Così come quando si parla di malattie organiche si dice “ha la gastrite” non “è la gastrite” , quando c’è di mezzo il disagio psichico sarebbe bene dire “ha la depressione” non “è, sono, depresso”. Premessa fondamentale, in genere sottovalutata, che vale per tutti e a maggior ragione con i minori dove ogni condizione è temporanea e in continuo sviluppo.

Il benessere e la salute mentale dei bambini e degli adolescenti sono temi di portata globale che richiedono un’azione immediata e concreta da parte di ogni espressione della società. Non dobbiamo dimenticare che la salute è un diritto umano fondamentale per tutti gli individui. E’ questo l’appello lanciato da Ernesto Caffo, presidente di Fondazione Child in occasione del 17esimo Seminario Internazionale di Formazione in Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza promosso da Fondazione Child e Telefono Azzurro. La giornata, che si inserisce nella settimana del Seminario Internazionale di Formazione dedicata a esplorare le nuove frontiere della salute mentale in ambito giovanile, ha ospitato figure autorevoli della neuropsichiatria e psichiatria infantile.

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