L’unica buona notizia è che nessuno ha i numeri per governare. Tutto il resto è nero intenso. Il Partito della Libertà (PVV), con un’ideologia di estrema destra e anti-immigrazione, è stata la forza più votata, avendo ottenuto 37 seggi alle elezioni generali tenutesi questo mercoledì nei Paesi Bassi, secondo il 98% dei voti conteggiati, che confermano la vittoria annunciata dagli exit poll.
Un successo clamoroso e oltre le aspettative per il Pvv, il Partito per la libertà di Geert Wilders. L’ultradestra del leader islamofobo, che da anni vive sotto scorta, ha vinto ampiamente le elezioni anticipate olandesi: 37 seggi e il 23,5% dei voi a scrutinio ormai avanzato.
Alle spalle del Pvv, il ticket Laburisti-Verdi guidato dall’ex commissario Ue al clima Frans Timmermans, a cui il centrosinistra affidava le speranze di tornare al governo e a cui vanno 25 deputati. Peggio delle previsioni e dei sondaggi della vigilia il Vvd, il Partito liberalconservatore orfano dopo 13 anni del premier uscente Mark Rutte e ora guidato dalla ministra della Giustizia Dilan Yeşilgöz-Zegerius, che ottiene 24 seggi. Venti seggi all’Nsc, il Nuovo contratto sociale, neonato movimento centrista fondato dal deputato di lungo corso Pieter Omtzigt, che fino a pochi giorni fa era considerato addirittura favorito per la vittoria.
Soprannominato “Mozart” per la sua appariscente chioma bionda, amico di Marine Le Pen e Matteo Salvini e ammiratore di Oriana Fallaci (che ha definito il suo “idolo”), Wilders si dichiara antifascista, filosemita, antislamista e anticomunista. Il leader del Pvv è stato a lungo un punto fermo della politica olandese, e da mesi “vive” insieme alle guardie del corpo che il governo gli ha fornito dopo aver ricevuto minacce di morte per la sua campagna per la messa al bando del Corano.
Contrario all’invio di armi all’Ucraina e fortemente filoisraeliano, nel programma elettorale del Pvv ci sono diverse battaglie “storiche” di Wilders: la riduzione dell’età pensionabile, l’Iva allo 0% sugli alimenti e l’abolizione della franchigia nella sanità. Il leader del Pvv non ha mai escluso la possibilità di finanziare i suoi piani con i fondi destinati alle misure sul clima e l’azoto. Wilders vorrebbe anche tagli alle sovvenzioni per la cultura, alla cooperazione allo sviluppo, e ai fondi destinati all’Ue.A netta distanza gli altri partiti: 9 seggi ai liberali progressisti di D66, 7 al Movimento degli agricoltori BBB, trionfatore alle elezioni provinciali di marzo, 5 a cristiano-democratici e socialisti.
All’esito delle votazioni plaude il nostro ministro delle Infrastrutture. “Il patriottismo di Salvini – nota Angelo Bonelli su X- che festeggia il capo dell’estrema destra olandese GeertWilders che ha sempre ostacolato e danneggiato gli interessi dell’Italia”. Nel cartello c’è scritto : “Nemmeno un centesimo all’Italia.”