Joe Biden si allontana sempre più dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, scrive il Washington Post. In questo senso svolgono un ruolo significativo i consiglieri del presidente americano, che lo invitano a condannare in modo più deciso le azioni di Netanyahu nella Striscia di Gaza, compresa l’annunciata offensiva dell’esercito israeliano sulla città di Rafah, dove potrebbero trovarsi fino a un milione e mezzo di persone.
Compito non facile. Biden per molto tempo, come dicono gli interlocutori del quotidiano, non ha voluto sollevare pubblicamente tali questioni, essendo un convinto sostenitore di Israele e conoscendo il primo ministro israeliano da più di 40 anni. Allo stesso tempo, le autorità israeliane “umiliano pubblicamente” regolarmente i funzionari dell’amministrazione Biden e si rifiutano costantemente di “rispettare le richieste degli Stati Uniti”.
Fotosintesi.info, il quotidiano on line della sinistra sociale che sta dalla parte dei diritti umani
La nostra campagna di finanziamento dal basso va avanti. Il 2024 sarà un anno importante per l’informazione. Aiutaci a centrare i nostri obiettivi, aiutaci a moltiplicare le nostre pubblicazioni con foto e video.
Puoi effettuare una donazione una tantum, mensile o annuale, utilizzando PayPal.
Articoli correlati:
CINEPANETTONE Mes nel gioco delle tre carte: il partito che indovina la figuraccia raddoppia i voti
Svolta in Polonia, maggioranza all'opposizione filo-Ue
Quirinale: "Va assolutamente assicurata l’incolumità della popolazione civile nella Striscia di Gaza...
Decaro: “Quelle due donne non c’entrano col clan, mi chiesero di fare una foto come tanti”