Il 14 marzo, Lar, corrispondente del quotidiano Daily Khabrain e collaboratore di organi di stampa locali nella città di Khanpur, nella provincia centrale del Punjab, è stato colpito a morte da tre aggressori non identificati, secondo i resoconti dei media e l’analisi del CPJ di una copia del primo rapporto informativo (FIR), documento che apre un’indagine.
“Le autorità pakistane devono indagare in modo rapido e trasparente sull’omicidio del giornalista Jam Saghir Ahmed Lar e determinare se ciò sia collegato al suo giornalismo, comprese le minacce di morte ricevute in precedenza”, ha affermato Beh Lih Yi, coordinatore del programma CPJ Asia. “L’atroce uccisione di giornalisti e la sua impunità devono finire in Pakistan. Il governo deve rafforzare la protezione dei media e garantire che i giornalisti possano riferire senza timore di ritorsioni”.
La FIR, presentata da Jaleel Ahmed, fratello del giornalista, ha precisato che la sera del 14 marzo Lar si trovava all’interno di una farmacia quando è stato aggredito da tre individui, due armati di fucili AK-47 e l’altro con una pistola.
Gli aggressori sono poi fuggiti dal posto in moto, secondo la FIR, citando testimoni oculari.
Il motivo dietro l’omicidio di Lar rimane poco chiaro, ma suo fratello ha detto che il giornalista aveva ricevuto minacce di morte da fonti non identificate in seguito al suo articolo su influenti figure locali.
Lar manteneva una pagina Facebook pubblica, che ha 5.600 follower, dove pubblicava articoli su politica e altri affari di attualità in Pakistan.
La polizia della provincia del Punjab non ha risposto alla richiesta di commento via e-mail del CPJ.
Dal 1992, 64 giornalisti sono stati uccisi in relazione al loro lavoro in Pakistan, mostrano i dati del CPJ. Il Paese si è classificato all’11° posto nel Global Impunity Index 2023 del CPJ, che classifica i paesi in base alla frequenza con cui gli assassini di giornalisti rimangono impuniti.
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