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Paradossi. Israele illegale chiede le dimissioni di Guterres. Sugli ostaggi è stallo

Mentre proseguono i raid su Gaza, con centinaia di morti quotidiani accertati dalle organizzazioni internazionali, Israele ha chiesto le dimissioni del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per le sue parole su “Hamas che non è nata dal nulla”. Parole che hanno scatenato la rabbia di Benjamin “Bibi” Netanyahu sebbene le critiche più aspre per lui arrivano dai media israeliani che gli ricordano l’occupazione illegale dei territori palestinesi da parte dei coloni oltre a mille altre malefatte sul piano politico e istituzionale. L’esercito israeliano per quanto diviso al suo interno continua comunque preparativi per un’offensiva di terra, ammassando soldati alla periferia della Striscia di Gaza ed effettuando limitate incursioni per prendere di mira le infrastrutture di Hamas e cercare di localizzare le persone scomparse o rapite.

Dopo il rilascio di due anziane israeliane, la trattativa sui 220 ostaggi è entrata in fase di stallo. Israele ha rifiutato le condizioni poste dal movimento islamista al governo nella Striscia, che aveva chiesto forniture di carburante in cambio della liberazione dei 50 prigionieri con doppia nazionalità. L’Osm avverte però che è urgente fornire gli ospedali di Gaza dell’energia necessaria a operare. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto di nuovo al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di garantire un accesso costante agli aiuti umanitari per la popolazione dell’enclave, lasciando inoltre a chi lo desidera la libertà di uscire dal territorio.

Ieri sera otto camion carichi di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah.
L’organizzazione ha affermato che cinque camion trasportano acqua, due cibo e uno trasporta medicinali. La notizia è rilanciata da Al Jazeera.

Da sabato, 54 camion sono entrati a Gaza trasportando cibo, medicine e acqua, che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha descritto come “una goccia di aiuti in un oceano di bisogno”. Gli aiuti umanitari a Gaza “non arrivano abbastanza velocemente”, ha commentato Biden.

Gli attacchi di Hamas contro Israele “non sono avvenuti dal nulla”, “il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”, anche se “le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi in Medio Oriente. “I terribili attacchi” di Hamas “non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”, ha aggiunto Guterres, che ha parlato di “chiare violazioni del diritto umanitario” a Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco “immediato” per alleviare la “sofferenza epica” della popolazione di Gaza.

“Nessuna parte in conflitto è al di sopra del diritto internazionale umanitario”, ha affermato Guterres, chiedendo un “cessate il fuoco umanitario immediato” per alleviare “sofferenze epiche, rendere la consegna degli aiuti più facile e sicura e facilitare il rilascio degli ostaggi”.

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