Diritti

Prosegue il percorso di due proposte di legge per modificare o abolire il reato di tortura

In Commissione Giustizia al Senato sta proseguendo la discussione per modificare/abolire il reato di tortura, introdotto nel codice guardietorturapenale solamente 7 anni fa (dopo circa 30 anni di attesa).

Due proposte, quella del Movimento 5 Stelle (per modificare il reato) e quella di Fratelli d’Italia (che invece, di fatto, punta ad abolirlo), sono state abbinate.

L’abolizione della legge, oggi, darebbe un segnale di impunità, soprattutto in quei luoghi chiusi, lontani dagli sguardi esterni, interrompendo quel percorso culturale che sempre più spesso sta portando ad individuare questi crimini, anche grazie alle denunce degli stessi operatori (ne è un esempio il caso di Bari di cui parliamo anche nel proseguo di questa newsletter).

Ma anche solo modificare la legge, anche se questa modifica fosse “migliorativa” dell’attuale testo, potrebbe avere conseguenze gravi. Ad esempio sui processi in corso, come quello per la “mattanza” di Santa Maria Capua Vetere.

La legge sulla tortura oggi c’è, funziona, non serve modificarla e non va abolita.
Ed è quello che abbiamo chiesto assieme ad Antigone, Amnesty International – Italia e A Buon Diritto.

FIRMA LA PETIZIONE PER OPPORTI ALL’ABOLIZIONE DEL REATO




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