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Hannah Arendt vi maledirebbe. Bombardato campo profughi, undici morti, un neonato tra le vittime. Tre gruppi israeliani preparano duri scontri, invitando tutti a unirsi alla loro richiesta di elezioni adesso

E’ di almeno cinque morti e tredici feriti il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani che stanotte hanno colpito la città di Gaza, dove sono stati colpiti due edifici residenziali nel quartiere di Zarqa e nella zona di Sheikh Radwan. Ieri sera altre due vittime a Rafah, nel sud della Striscia. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa.

Sempre Wafa riferisce che un nuovo attacco aereo sul campo profughi di al Bureij, nel centro della Striscia, ha provocato la morte di sei palestinesi tra cui un neonato, e decine di feriti.

I media palestinesi locali hanno riferito lunedì mattina che le forze di terra israeliane stavano avanzando verso il quartiere al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City, sotto la copertura di pesanti attacchi aerei.

Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha detto domenica tarda che Hezbollah “ci sta portando sull’orlo di quella che potrebbe essere un’escalation più ampia” con l’intensificarsi del fuoco transfrontaliero nelle ultime settimane.

Nel frattempo, la Casa Bianca ha detto che Amos Hochstein, consigliere senior di Biden, arriverà lunedì in Israele per incontri volti ad evitare un’ulteriore escalation tra Israele e Libano.

Gruppi antigovernativi israeliani hanno dato il via alla “Settimana di resistenza” alla coalizione di Netanyahu, chiedendo l’accordo sugli ostaggi. Diverse autostrade e strade chiave a nord di Tel Aviv sono già state bloccate dai manifestanti. Dopo una settimana tumultuosa, tre gruppi di protesta si stanno preparando per nuove proteste, invitando tutti gli israeliani a unirsi alla loro richiesta di elezioni adesso.

L’anno prossimo segnerà il cinquantesimo anniversario della morte di Hannah Arendt. “Arendt, che fuggì dai nazisti e notoriamente coprì il processo Eichmann, credeva fermamente in un tribunale penale internazionale come protezione contro il genocidio. Quindi avrebbe sostenuto i potenziali mandati di arresto della CPI contro i leader israeliani e di Hamas?” E’ la domanda che pone Roberto Zaretskij ai suoi lettori su Haaretz.

 

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