E’ di almeno 25 morti il bilancio di nuovi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Fonti sanitarie citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa hanno riferito che undici delle vittime appartenevano a due famiglie e sono state colpite in un quartiere settentrionale di Rafah.
Altre 8 otto persone sono morte a Khan Younis in un attacco contro il quartier generale della Difesa civile della città nel sud della Striscia. Quattro vittime si contano invece in un bombardamento del campo profughi di Bureij, nella parte centrale di Gaza, mentre due persone sono rimaste uccise negli attacchi a Gaza City. 
Gaza ha urgente bisogno di più aiuti o la sua popolazione disperata soffrirà carestie e malattie diffuse, hanno avvertito i capi di tre importanti agenzie delle Nazioni Unite, mentre le autorità dell’enclave hanno riferito che il bilancio delle vittime nella guerra tra Israele e Hamas avevano superato i 24.100.
Sebbene i responsabili delle agenzie delle Nazioni Unite non abbiano puntato direttamente il dito contro Israele, hanno affermato che la consegna degli aiuti è ostacolata dall’apertura di troppo pochi valichi di frontiera, da un lento processo di controllo per i camion con le merci che entrano a Gaza e dai continui combattimenti in tutto il territorio in cui Israele gioca un ruolo decisivo.
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Soldati israeliani si scontrano a fuoco lungo il confine con l’Egitto mentre aumentano le tensioni nella regione
Israele ha affermato che uno dei suoi soldati è rimasto “leggermente ferito” in uno scontro a fuoco lungo il confine con l’Egitto, che il Cairo ha attribuito al traffico di droga. Una persona in Egitto è stata uccisa. I rapporti tra i due paesi sono diventati tesi dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas.
Il ministro della Difesa israeliano afferma che l’intensa offensiva militare israeliana nel sud della Striscia di Gaza sarà presto ridotta, ma esclude un cessate il fuoco.
