Diritti

Regno Unito, Corte suprema: “Illegale inviare in Ruanda i migranti richiedenti asilo”

 La Corte suprema britannica si è pronunciata contro il progetto di inviare migranti in Ruanda: i richiedenti asilo non sarebbero al sicuro nel Paese africano.

La più alta istanza della Giustizia britannica ritiene che il programma di trasferimento in Ruanda, messo a punto dal governo conservatore guidato da Rishi Sunak, non posi su basi solide.

I cinque supremi giudici si sono pronunciati all’unanimità confermando il precedente verdetto della Corte d’Appello di Londra secondo cui il Ruanda non può essere considerato un Paese terzo sicuro. E’ infatti possibile che le autorità  di Kigali rimandino i migranti nel loro Paese d’origine da cui erano fuggiti: per questo il controverso piano viola le leggi sui diritti umani lasciando potenzialmente le persone inviate in Ruanda in una posizione di esposizione ai rischi.

Uno sonoro smacco per il premier Sunak ma anche per la ex ministra degli Interni, Suella Braverman, da pocosilurata per un attacco ai vertici di Scotland Yard che aveva caldeggiato questa soluzione.

Una vittoria invece per le associazioni per la difesa dei rifugiati.

La reazione di Sunak

Il premier britannico Rishi Sunak ha ribadito la sua volontà di fare “tutto il necessario” perfermare gli sbarchi di migranti sulle coste inglesi nonostante il verdetto della Corte Suprema.

“Questo non era il risultato che volevamo ma abbiamo passato gli ultimi mesi a pianificare ogni eventualità e rimaniamo completamente focalizzati sull’obiettivo di fermare gli sbarchi”

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