Politica

REPRESSIONE Manifestazioni pro Palestina a Pisa e Firenze, la polizia manganella giovani studenti. A Milano è stata negata piazza Duomo

Le forze dell’ordine scortano i trattori di Salvini quando bloccano autostrade e città mentre manganellano i ragazzi che si mobilitano per la pace in Ucraina e in Palestina. Il ministro dell’Interno Piantedosi dovrebbe spiegare se la Costituzione antifascista è ancora in vigore in Italia.

In centro a Pisa un corteo studentesco stava manifestando per il cessate il fuoco in Palestina, quando la polizia ha iniziato a caricare. Il fatto è avvenuto in mattinata vicino piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. Tutta l’area intorno a piazza dei Cavalieri, dove si affaccia la sede centrale dell’ateneo di Pisa, è cinturata dalle forze dell’ordine.

Il questore di Pisa: “Corteo non autorizzato” Il corteo studentesco pro Palestina di stamani a Pisa non era autorizzato e le forze dell’ordine ne sono venute a conoscenza “solo attraverso i canali social e pertanto a differenza di altre circostanze analoghe è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori”. Lo ha detto il questore Sebastiano Salvo. Sempre Salvo ha detto carica è stata determinata “da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri”.

Alcuni ragazzi sono stati fermati dai poliziotti e poi immediatamente lasciati andare. La manifestazione, alla quale avrebbe partecipato secondo la questura oltre un centinaio di persone per lo più studenti medi superiori ma anche esponenti di centri sociali e collettivi universitari, è ora conclusa. Il racconto di una ragazza a Pisa: “Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese. Deve cessare ogni complicità del nostro Governo e delle istituzioni formative con il genocidio in atto in Palestina. L’Università di Pisa deve bloccare ogni accordo con Israele e con le aziende israeliane che producono le armi che vengono usate in Palestina”.

Cariche anche a Firenze Non è finita qua. Cariche della polizia sono avvenute, sempre nella mattinata del 23 febbraio, anche alla manifestazione pro Palestina a Firenze quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso verso il consolato. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell’ordine e quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento.

A Milano è stata negata piazza Duomo. Le iniziative, promosse dai sindacati di base insieme a diverse sigle di associazioni di palestinesi in Italia, per protestare contro le conseguenze del conflitto scoppiato il 7 ottobre 2023 dovranno in qualche maniera ‘girare’ al largo dal più simbolico degli spazi della città.

Il corteo, che partirà sabato alle 14.30 da piazzale Loreto, si concluderà dunque in largo Cairoli e non davanti al Duomo, come voluto dagli organizzatori. “Abbiamo avuto subito una scontro con la questura – ha spiegato Walter Montagnoli esponente della segreteria nazionale Cub nel corso della presentazione della mobilitazione sotto la sede della Rai a Milano – che ci ha negato piazza Duomo. Un genocidio come questo doveva essere consacrato da una manifestazione che poteva arrivare nel centro di Milano, ma ci hanno spiegato che il comitato per l’ordine e la sicurezza ha deciso da tempo di chiudere alle manifestazioni in piazza Duomo e piazza Scala”.

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