Ambiente

Sospiro di sollievo per Fiumicino

Concluse le prime analisi sulla concentrazione degli inquinanti rilevati a seguito del rogo che a Fiumicino ha coinvolto diverse aree della zona aeroportuale.

Le prime indagini effettuate confermano che i lavoratori sono esposti a una minore concentrazione di inquinanti rispetto alle prime rilevazioni effettuate subito dopo l’incendio. In attesa dei risultati definitivi che prevedono un monitoraggio più lungo in modo da avere un quadro completo tale da valutare gli effetti dell’esposizione a lungo termine, sono state prese tutte le misure di protezione e prevenzione già adottate per ridurre l’esposizione agli inquinanti.

Il monitoraggio nell’aria effettuato sinora non mostra un eccesso significativo di contaminanti nell’aria. In particolare i contaminanti inorganici (metalli), presi in analisi, rientrano tutti nella norma. Tra questi ultimi verrà riservata una particolare attenzione nel monitoraggio successivo al nichel e al vanadio che hanno mostrato una concentrazione leggermente superiore ai valori generalmente riscontrati in centri urbanizzati.

Secondo le prime rilevazioni dell’Istituto anche i livelli maggiori di diossina riscontrati in conseguenza del rogo, sono in progressiva diminuzione rispetto alle prime rilevazioni effettuate dall’ARPA.

L’Istituto Superiore di Sanità ribadisce la necessità di mantenere le misure di precauzione e protezione già in atto  per continuare a garantire la sicurezza di lavoratori e passeggeri in attesa di rimuovere definitivamente le sorgenti di contaminazione.

Il lavoro dell’ISS per monitorare l’andamento dei contaminanti in aeroporto continua inoltre anche per valutare l’esposizione dei lavoratori sul lungo periodo, ripetere i campionamenti in modo da avere dati definitivi e esaustivi sulla qualità dell’aria indoor.

Tra gli obiettivi del monitoraggio successivo dell’ISS ci sarà anche quello di  operare un controllo sull’efficacia delle azioni di bonifica e pulizia delle aree contaminate.

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