Attualità

Roma, circa trenta persone identificate negli scontri a San Lorenzo. Extinction Rebellion blocca la sede di Leonardo a Brescia

Circa una trentina di persone sono state identificate a oggi a seguito degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine avvenuti lo scorso sabato nel quartiere San Lorenzo di Roma, durante una manifestazione non preavvisata in memoria di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto il 24 novembre a Milano a termine di un inseguimento dei carabinieri.

I manifestanti hanno sfilato per le strade del quartiere dietro a uno striscione che recitava “Vendetta per Ramy, la polizia uccide”. A seguito degli scontri di sabato, secondo quanto si apprende da fonti della questura, sono stati feriti otto agenti di polizia. Il corteo, non preavvisato sarebbe stato organizzato da collettivi autonomi e studenteschi, e si è radunato intorno alle 19 a piazza dell’Immacolata. Alcuni fumogeni e oggetti contundenti sono stati lanciati contro la sede del supermercato In’s. A piazza dei Sanniti, alcuni manifestanti hanno rovesciato delle campane per la raccolta del vetro per poi tirare fumogeni e bombe carta contro le forze dell’ordine. Una bomba carta ha infranto il vetro blindato di un mezzo di reparto. Ne è seguito, su ordine del questore, un intervento di contenimento da parte delle forze dell’ordine.




Extinction Rebellion blocca la sede di Leonardo a Brescia

Circa quaranta persone legate ai gruppi “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione di oggi ha l’obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.





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