Non tutti i virus vengono per nuocere. Lo si può affermare di alcuni virus di un passato molto lontano che, come è emerso da uno studio pubblicato su Science Advances, nel tempo si sono integrati nel nostro Dna diventando determinanti per la nostra stessa esistenza. Infatti quei microorganismi risalenti a centinaia di milioni di anni fa, ora chiamati “retrovirus endogeni”, hanno un ruolo chiave nello sviluppo embrionale umano. Più precisamente: i ricercatori del Spanish National Cancer Research Centre (Cnio) hanno scoperto che il materiale genetico dei virus che hanno infettato i primi organismi viventi, che rappresenta oggi una percentuale pari ad almeno l’8 – 10 per cento del genoma umano, è responsabile del processo che si avvia poche ore dopo la fecondazione, ossia la divisione cellulare dell’ovocita che passa da due a quattro cellule. È lo stadio cruciale della vita in cui le cellule dell’embrione smettono di essere totipotenti (capaci di dare origine a tutte le cellule di ogni tessuto) e diventano pluripotenti: le quattro cellule originate dalla divisione cellulare infatti possono differenziarsi nelle cellule di tessuti specifici dell’organismo.
SCOPERTE Dobbiamo la vita a virus del Cambriano: il materiale genetico virale di 500 milioni di anni fa parte del nostro Dna
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