Cucina Pensante

Se sei intelligente, fatti l’aperitivo

Con la bella stagione è facile indulgere nello spuntino per eccellenza: l’aperitivo, soprattutto se fatto all’aperto. E anche se spesso “è criticato per la qualità e la quantità dei cibi sui quali ci si butta, non è per forza un ‘crimine nutrizionale’: se fatto con equilibrio, anzi, può aiutare a spezzare l’appetito e ad avere un maggiore controllo sulle porzioni”. A riabilitare l’aperitivo, se fatto in modo ‘intelligente’, sono gli esperti dell’Osservatorio Nestlé-Fondazione Adi, l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica.

Secondo l’Osservatorio, il 46% degli italiani “non fa quasi mai attenzione alle porzioni che mette nel piatto, trend in aumento rispetto al 2012 (44%) e che peggiora se si prendono in considerazione le persone in sovrappeso ed obese”. Il 28% invece salta i pasti più di una volta a settimana, in aumento rispetto al 26% del 2012.

“L’assunzione frequente di cibo nell’arco della giornata è fondamentale per regolare la quantità assunta ad ogni pasto – spiega Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi – ma va considerato l’apporto calorico totale e l’equilibrio nutrizionale giornaliero. In quest’ottica l’aperitivo, non troppo vicino ai pasti, può essere un modo per spezzare il lungo pomeriggio. Certo non deve essere un’abitudine, ma un paio di volte a settimana ce lo si può gustare, senza sensi di colpa, in sostituzione alla classica merenda”. In ogni caso, aggiunge l’esperto, “è importante fare attenzione agli alcolici perché anche se un bicchiere piccolo di Prosecco o una birra piccola non hanno poi tante calorie, spesso mentre si parla si bevono dei drink un po’ più lunghi e un po’ più forti”.

Dalla ricerca, quindi, via libera agli aperitivi, ma “senza esagerare, e soprattutto non in sostituzione della cena, che rimane uno dei pasti più importanti della giornata. Può comunque essere una buona occasione per dedicare il giusto tempo allo spuntino che troppe volte o si salta o si riduce a uno snack al volo”.

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