Mondo, Politica

SENEGAL Bassirou Diomaye Faye in Mauritania per la sua prima visita all’estero

Il presidente Bassirou Diomaye Faye è atteso in Mauritania questo giovedì, 18 aprile, per la sua prima visita ufficiale all’estero. Incontrerà il suo omologo Ould El Ghazouani.

È un’amicizia e una visita di lavoro che durerà un giorno”, spiega la presidenza senegalese. La scelta della Mauritania si spiega innanzitutto con le buone relazioni tra i due paesi, con i suoi cittadini che vivono da molto tempo su entrambi i lati della frontiera. Il presidente Ould Ghazouani è anche l’attuale presidente dell’Unione africana.

Questo primo viaggio ufficiale fuori dai confini del Senegal rafforza l’impegno del presidente Bassirou Diomaye Faye a favore dell’integrazione africana. Sono attesi diversi ministri che lo accompagneranno, tra cui Yacine Fall, ministro degli Affari Esteri e dell’Integrazione africana, El Malick Ndiaye per le Infrastrutture, Fatou Diouf per la Pesca e Birame Souleye Diop per l’Energia.

Uno dei temi da discutere sarà il grande giacimento di gas GTA al largo delle coste di entrambi i paesi, il cui sfruttamento a lungo atteso, inizialmente previsto per il 2022, è stato notevolmente ritardato. Il nuovo presidente del Senegal ha anche espresso il desiderio di rinegoziare i contratti di gas e petrolio.
Altro tema legato alle infrastrutture: il ponte Rosso sul confine senegalese-mauritano, in costruzione dal 2021, che faciliterà gli spostamenti tra i due Paesi.

All’ordine del giorno anche la pesca, con il rinnovo delle 500 licenze concesse ai pescatori senegalesi per l’accesso alle acque mauritane, e la cooperazione in materia di sicurezza di fronte alla minaccia jihadista nella regione.

Il Senegal, ufficialmente Repubblica del Senegal è uno Stato dell’Africa occidentale, con capitale Dakar.

Il territorio si estende per circa 200mila km² nell’estrema parte occidentale dell’Africa sudanese, sulla sinistra idrografica del fiume omonimo e sui bacini idrografici di alcuni fiumi minori; ad ovest si affaccia sull’oceano Atlantico. Il territorio si estende nel cosiddetto Sahel, la zona di transizione fra le regioni aride sahariane e quelle umide dell’Africa guineana. Il clima è tropicale, con una lunga stagione secca invernale e una stagione umida estiva la cui lunghezza aumenta procedendo da nord (circa 3 mesi) verso sud (6-7 mesi); il manto vegetale prevalente nel paese è quindi quello della savana, in alcune aree alterata a causa della presenza umana. Circonda quasi interamente lo Stato anglofono del Gambia, che si estende lungo l’omonimo fiume.

Secondo una stima del 2018 la popolazione del Senegal ammontava a 15,8 milioni di abitanti, la densità di popolazione è di circa 64 abitanti/km². La popolazione si addensa dove sono migliori le condizioni ambientali, lungo la fascia costiera e nell’immediato entroterra; l’interno, in buona parte arido o semi-arido, vede un popolamento più rado, addensamenti sono solo lungo il corso dei fiumi, dove maggiori sono le disponibilità idriche. La maggiore città del paese è la capitale Dakar, che conta circa 2,6 milioni di abitanti e contiene buona parte della popolazione urbana del paese, infatti gli altri centri urbani di rilievo nazionale hanno dimensioni demografiche minori (100-200 mila abitanti). La popolazione senegalese è costituita da diversi gruppi etnici, predominante quello dei wolof, che costituisce circa il 43 per cento della popolazione. La lingua wolof costituisce una sorta di lingua franca nazionale insieme al francese.

Dal punto di vista economico, il Senegal appare come una delle nazioni africane meno fragili, con un discreto livello di sviluppo del settore industriale (industria manifatturiera ed estrattiva) e dei servizi (nel Senegal hanno sede numerose istituzioni finanziarie africane). L’agricoltura, che occupa la maggior parte della popolazione attiva, è abbastanza diversificata ed efficiente anche se si osserva ancora un’eccessiva dipendenza dalla coltura dell’arachide, retaggio del passato coloniale.

Dal punto di vista dell’ordinamento dello Stato, il Senegal è, dal 2019, una repubblica presidenziale.

Questo giornale vive di donazioni. Ecco come fare per offrire nuova linfa all’informazione indipendente

Puoi effettuare una donazione una tantum, mensile o annuale, utilizzando PayPal.

 

Condividi