Diritti, Politica

Servizio studi Camera, ‘dl migranti, chiarire sui minori’

Rilievi all’ultimo decreto legge sui migranti varato dal governo sono stati espressi dal Servizio studi della Camera che, in particolare sulle misure riguardanti il trattenimento di minorenni, invita a coordinarsi con la legislazione già vigente. Nel mirino, tra l’altro, la possibilità, introdotta dal dl, di trattenere i minorenni di almeno 16 anni nei centri di accoglienza ordinari e straordinari, in una sezione appositamente dedicata a questa fascia d’età. Gli esperti della Camera invitano a valutare l’opportunità di un coordinamento con quanto disposto dal decreto legislativo 142 del 2015, “che stabilisce il principio in base al quale il minore non accompagnato non può in nessun caso essere trattenuto presso i centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) o accolto presso i centri governativi di prima accoglienza”.
    Occorrerebbe inoltre coordinarsi, secondo gli esperti della Camera, con un’altra previsione dello stesso decreto legislativo, secondo la quale “nelle more dell’esito delle procedure di identificazione, l’accoglienza del minore è garantita nelle apposite strutture di prima accoglienza per minori previste dalla legge”.
    Il Servizio studi si sofferma poi su un ulteriore misura, quella che prevede che l’accertamento socio-sanitario dell’età disposto dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni si concluda entro 60 giorni dalla data del provvedimento; al riguardo, si legge nelle osservazioni, “si valuti l’opportunità di approfondire il coordinamento della disposizione con quanto previsto” sempre da un articolo del decreto legislativo 142, in base al quale “il trattenimento dei presunti minori non accompagnati nelle strutture di prima accoglienza dovrebbe essere per il tempo strettamente necessario e comunque non superiore a trenta giorni”.
   

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