Diritti

Settantamila palestinesi intrappolati nel nord di Gaza rischiano la fame e lo sterminio in una delle più grandi campagne di genocidio della storia moderna

Quasi settantamila palestinesi sono rimasti intrappolati per due mesi senza accesso a cibo o medicine, mentre le forze di occupazione israeliane continuano a inseguirli in tutto il nord della Striscia di Gaza. Questa situazione attuale ha provocato numerose morti e sfollamenti forzati in quella che molti considerano una delle campagne di genocidio più orribili della storia moderna.

Euro-Med Human Rights Monitor ha ricevuto rapporti allarmanti sulla terribile situazione in cui versano i quasi 70.000 palestinesi intrappolati nella Striscia settentrionale. Ciò fa seguito allo sfollamento di oltre centocinquantamila persone da parte dell’esercito israeliano dall’inizio della sua più recente operazione militare nel nord, il 5 ottobre 2024. Euro-Med Monitor rileva che coloro che rimangono assediati stanno attraversando una grave carestia, poiché hanno esaurito di tutti i tipi di cibo e non hanno accesso all’acqua pulita. Molti hanno trascorso giorni senza mangiare né bere nulla. Nel frattempo continuano i bombardamenti israeliani e altre operazioni militari, che prendono di mira i rifugi e ciò che resta delle case precedentemente distrutte.

 

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