Cultura

SETTIMA ARTE Cannes 2024, “Wild diamond” ovvero la via effimera dell’apparenza

Agathe Riedinger, regista francese non ancora quarantenne, con il suo lungometraggio di debutto ha avuto talento e fortuna tale da essere inserita nel difficile concorso per la Palma d’oro. Il film ha titolo internazionale Wild Diamond, in francese Diamant Brut. La scelta del tema è nata dall’interesse della regista per il fenomeno delle influencer e dei reaiity.  Alla stampa Agathe Riedinger  ha affermato che  tale richiamo fa tristemente presa su certe giovanissime per la violenza dei valori estremamente reazionari: la grandiosità manifesta di corpi iper-femminilizzati e iper-sessualizzati di uno spettacolo che si basa unicamente su figure-oggetto.

Il film racconta di Liane, una diciannovenne che vive con madre e sorella in un ambiente di povertà materiale e culturale.  La madre ha sempre trascurato le sue figlie e Liane ne ha molto sofferto. Per lei diventare una influencer di rilievo –  sogno di molte ragazzine della sua generazione – è un traguardo che spera la risarcisca delle sofferenze subite, mettendola in grado di dimostrare il suo valore e di darle quella stabilità economica che ha sempre desiderato. Liane ha un corpo procace e ama esibirlo.  Presente sui social sin da bambina si fa seguire per il suo aspetto fisico. Il suo sogno è far parte di un reality chiamato “Miracle Island” . Quando finalmente una dirigente di questo programma la convoca, attende con grandissima  ansia di partecipare. Lo desidera da morire per dire al mondo “esisto anch’io”.

La responsabile di “Miracle Island” le ha subito spiegato che si arriva alla vetta solo dopo aver conquistato moltissimi like e followers. Nel frattempo il suo bisogno di amore viene appagato dai messaggi ossessivi di apprezzamento sessuale. Nei fatti è ancora vergine. Ricoperta di perline colorate, su tacchi altissimi, tette e natiche in fuori, pancia in dentro, arriva al punto di consultare un chirurgo plastico per capire come rifare i glutei per renderli ancora più evidenti…    L’interpretazione da parte di Maolu Khebizi,  la sua capacità di immersione in un personaggio che via via diventa più drammatico, è memorabile. L’attrice riesce a comunicare il vuoto di una vita costruita su  aspirazioni effimere che, in fondo, non riescono a esaudire la fame di conferme e di amore della protagonista.

Diamant Brut (2024) Un film di Agathe Riedinger con Malou Khebizi, Idir Azougli, Andréa Bescond, Ashley Romano, Alexis Manenti. Genere Drammatico durata 103 minuti. Produzione Francia 2024. 

Bruna Alasia

 

 

 

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