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Striscia di Gaza, Oms: “Mai visto così tante amputazioni in vita mia, anche tra i bambini”. La premier belga Petra De Sutter: “Dobbiamo agire contro la minaccia di genocidio”

Prosegue senza sosta l’assedio di Israele ad Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo le ultime news di oggi, 10 gennaio 2024, le truppe di Tel Aviv continuano a bombardare le aree dentro e intorno a Maghazi e Khan Younis e nelle ultime 24 ore sono stati colpiti oltre 150 obiettivi appartenenti al gruppo terroristico. Così almeno stando alle fonti israeliane.

Negli attacchi mortali israeliani notturni almeno 15 persone, per lo più donne e bambini, appartenenti alla stessa famiglia di Rafah, e sei persone rifugiate nei campi profughi nel centro di Gaza, sono state uccise in un raid aereo che ha preso di mira una casa a Tall as-Sultan. “Siamo stati bombardati stanotte mentre eravamo in una casa piena di sfollati”, ha detto Harb Nofal, un residente della casa presa di mira, aggiungendo che “ci sono quattro donne tra le persone uccise e bambini innocenti fra gli uccisi”.

Salgono a 23.210 le vittime palestinesi nella striscia di Gaza secondo il ministero della Salute dell’enclave. Il dottor Rik Peeperkorn, rappresentante dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, per i Territori palestinesi occupati, ha dichiarato da Gerusalemme che quasi 59.000 palestinesi sono stati feriti nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Ha citato diversi casi di trauma: “Traumi spinali, lesioni da schiacciamento, gravi ustioni, amputazioni. Non ho mai visto così tante amputazioni in vita mia, anche tra i bambini“, ha detto, “questo avrà un impatto a lungo termine su tutto“. Sean Casey, coordinatore delle squadre mediche di emergenza dell’Oms con sede nel Sud di Rafah, ha denunciato anche la grave carenza di cibo nel nord dell’enclave. Ha detto che alcuni operatori sanitari stanno fuggendo per paura della propria vita, dopo aver resistito per mesi per curare i pazienti. “Sono a Gaza da cinque settimane. Non ho visto diminuire l’intensità del conflitto“, ha raccontato in video collegamento da Rafah a un briefing delle Nazioni Unite a Ginevra, “sono andato al Nasser Medical Complex pochi giorni fa e ho visto diverse esplosioni nei pochi minuti in cui ho guidato lungo le strade”.

Il vice primo ministro del Belgio, Petra De Sutter, ha affermato che proporrà una richiesta all’interno del governo chiedendo al Belgio di agire presso la Corte internazionale di giustizia, seguendo l’esempio del Sudafrica.

“Il Belgio non può restare a guardare l’immensa sofferenza umana a Gaza. Dobbiamo agire contro la minaccia di genocidio”, ha affermato

I ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno sferrato un nuovo attacco contro le navi mercantili nel Mar Rosso: Us Central Command ha annunciato che aerei da combattimento statunitensi e britannici hanno abbattuto 18 droni e tre missili con missili aria-aria.

I droni e i missili intercettati erano stati lanciati dalle aree yemenite controllate dagli Houthi nel Mar Rosso meridionale, in direzione delle rotte marittime internazionali, dove transitavano decine di navi mercantili. Si è trattato del 26esimo attacco degli Houthi alle rotte commerciali del Mar Rosso dal 19 novembre.

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