Zamzam, il più grande campo per la popolazione sfollata del Sudan, è sotto i bombardamenti delle Forze di Supporto Rapido (RSF) da ieri sera. Ci sono vittime, panico e sfollamenti di massa tra le persone che ci vivono.
I team di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno assistito otto feriti, tra cui donne e bambini di soli quattro anni, con gravi ferite come traumi al torace e fratture. Questa mattina, 4 pazienti gravemente feriti sono stati trasferiti in un’altra struttura, poco prima che ricominciassero i bombardamenti vicino al mercato e all’ospedale da campo di MSF.
La situazione è più che caotica, i pazienti e il personale medico di MSF stanno evacuando il campo per mettersi al sicuro. Gli ultimi tre pazienti, che erano ricoverati in terapia intensiva e ancora dipendenti dall’ossigeno, sono stati evacuati in condizioni pericolose e ora l’ospedale di MSF è vuoto.
“Non solo le persone muoiono di fame, ma ora sono anche sotto attacco e sono costrette a fuggire di nuovo. Siamo preoccupati per la loro sicurezza, compresa quella del nostro personale, e chiediamo con urgenza la protezione dei pazienti, dei civili, delle équipe mediche e delle strutture sanitarie nel campo di Zamzam. Inoltre, deve essere garantito un passaggio sicuro a coloro che fuggono da queste violenze” dichiara Michel-Olivier Lacharité, responsabile delle operazioni di emergenza di MSF.
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