Mondo, Politica

Svizzera, i risultati delle elezioni: la destra con il vento in poppa mentre cadono Verdi e Verdi liberali

Un Paese abituato alla stabilità e poco avvezzo alle novità, ha vissuto una giornata elettorale con piccoli ma significativi cambiamenti. Il Centro (nato dalla fusione fra Partito popolare democratico e Partito borghese democratico) potrebbe superare per la prima volta nella storia i liberali radicali (PLR). L’UDC per contro centra il suo secondo miglior risultato di sempre mentre crollano rispetto a quattro anni fa Verdi e Verdi liberali.

Secondo l’ultima proiezione, con il 28,9% l’UDC Unione democratica di centro, destra conservatrice, è il vincitore delle elezioni. Disporrà di 61 seggi in Consiglio nazionale, 8 in più di quattro anni fa. Il secondo partito, i socialisti, passano da 39 a 41 rappresentanti (17,5%). Si tratta però del secondo peggior risultato di sempre. Terza forza del Paese dovrebbe essere il Centro. Con il 14,6%, guadagna 30 seggi, due in più rispetto a quattro anni fa e supera i liberali radicali che si fermano a 29 seggi (pure loro fermi al 14,6%).

Die Vereinigte Bundesversammlung bei der Vereidigung der Bundesraete 1943: Marcel Pilet-Golaz, Philipp Etter, Enrico Celio, Walther Stampfli, Eduard von Steiger, Karl Kobelt, Ernst Nobs und Bundeskanzler Leimgruber, von links nach rechts. Ernst Nobs wurde als erster Sozialdemokrat in den Bundesrat gewaehlt. (KEYSTONE/PHOTOPRESS-ARCHIV/STR)
Infine, la caduta dei Verdi e dei Verdi liberali. I primi scendono al 9,2%, arretrando di 4 punti (21 seggi, sette in meno di quattro anni fa). Si tratta comunque del terzo miglior risultato di sempre (nel 2019 i Verdi ottennero un risultato straordinario). I Verdi liberali perdono 0,6 punti e scendono al 7,2% (da 16 a 11 seggi), ma anche loro hanno realizzato il secondo miglior risultato nella loro giovane storia.

La Formula magica
Nel 1959 i quattro partiti (PLR, PPD, PS e UDC) hanno convenuto la formazione di un Governo composto di due liberali-radicali, due democristiani, due socialdemocratici e un rappresentante dell’Unione democratica di centro (cosiddetta «formula magica» 2:2:2:1). Questa ripartizione è rimasta invariata per 44 anni. Alle elezioni del Consiglio federale del 2003 l’UDC ha conquistato un nuovo seggio a scapito del PPD. I suoi due rappresentanti Eveline Widmer-Schlumpf e Samuel Schmid hanno tuttavia cambiato partito nel 2008 aderendo al neocostituito Partito borghese-democratico svizzero (PBD). A seguito delle dimissioni di Samuel Schmid e di Eveline Widmer-Schlumpf, l’UDC è nuovamente rappresentata in Consiglio federale con due seggi. Da allora vige la formula 2:2:2:1 (2 PS, 2 PLR, 2 UDC, 1 PPD/Centro).

Condividi