Surriscaldamento stratosferico. I modelli cominciano a vedere un indebolimento significativo del vortice polare con i primi segni di un improvviso riscaldamento stratosferico sulle regioni polari. E’ un fenomeno chiamato “Stratwarming” e che può determinare in maniera significativa il tempo atmosferico invernale. Le più grandi ondate di freddo del passato sono state spesso determinate da questo fenomeno. La pressione e la temperatura a 10 hpa (ovvero a circa 31.000 metri di quota) aumentano in maniera improvvisa ed importante e lentamente poi gli effetti di questo fenomeno vanno a colpire la troposfera e gli strati più bassi dell’atmosfera fino all’indebolimento e alla rottura del vortice polare. Come conseguenza di ciò la corrente a getto subisce forti oscillazioni creando le condizioni ideali per imponenti discese di massa d’aria polare verso latitudini più basse. Bisogna sottolineare che questa tendenza necessita ancora di ulteriori conferme, anche se appare probabile, e che non sempre un forte surriscaldamento stratosferico riesce a trasferire la sua influenza verso i bassi strati per cui dobbiamo seguire quanto sta per accadere step by step. E’ chiaro però che, qualora la tendenza venga confermata in toto, il mese di gennaio potrebbe mostrare un clima decisamente diverso rispetto a quello che stiamo vivendo attualmente.  Marco M.M.