Politica

Treviglio, dalla storica fabbrica di trattori parte la protesta alla manovra

Stamattina picchetto, sciopero e corteo spontaneo indetto da Rsu Fiom – contro la manovra, in particolare contro la nuova stretta sulle pensioni – in Same a Treviglio, la storica fabbrica di trattori (circa 1300 dipendenti).

Allo sciopero e al corteo per le strade di Treviglio, in provincia di Bergamo, stanno partecipando circa 500 operai. La protesta è in particolare contro le misure in discussione in Parlamento sulle pensioni, che confermano e anzi inaspriscono la leggeFornero. Tutte le promesse fatte sulla pensione a 41 anni cadono.

Dal 2025, gli anni di lavoro per andare in pensione superano i 43! Viene infatti ripristinato l’odioso meccanismo di aumento automatico dell’età legato l’aspettativa di vita. Inoltre, si conferma la già inutile quota 103 a 62 anni + 41 di contributi con in più forti penalizzazioni sull’assegno e la finestra a 7 mesi (9 nel privato).

Opzione donna, nel giro di due leggi di bilancio (questa è la scorsa), è praticamente cancellata: si arriva a 61 anni per le donne senza figli (un anno di lavoro in più comunque per tutte) e criteri di accesso quasi impossibili (caregiver, invalida al 75%, licenziata).
Nel mentre, fanno cassa sui lavoratori e lavoratrici di sanità, enti locali e scuole paritarie, tagliando pesantemente le loro pensioni se hanno iniziato a lavorare prima del 1993.

Avevano promesso di cancellare la legge Fornero, ma l’hanno peggiorata. Tanti operai, oggi qui in sciopero e in corteo, ci avevano creduto e li avevano votati per questo. Ora si sentono traditi.
Queste le principali ragioni della protesta. Prossimo appuntamento lo sciopero generale il 24 novembre.

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