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Ucraina, Zelensky canta vittoria, la Russia sfinisce la contraerea con una pioggia di droni

La Russia ha lanciato sull’Ucraina oltre 500 missili e droni negli ultimi cinque giorni: lo ha scritto ieri sera su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

“In pochi giorni, dal 29 dicembre la Russia ha utilizzato circa 300 missili e oltre 200 droni ‘Shahed’ contro l’Ucraina”, si legge nel messaggio. “Prima dell’Ucraina, nessun Paese al mondo era mai riuscito a respingere con successo tali attacchi combinati con l’uso di droni e missili, compresi i missili balistici lanciati dall’aria. Solo ieri sono stati abbattuti dieci Kinzhal”, ha sottolineato Zelensky riferendosi ai missili ipersonici russi.

Forti esplosioni sono state udite la notte scorsa a Sebastopoli, nella Crimea occupata: lo riferisce il canale Telegram ‘Crimea.Realities’, come riporta Ukrinform. Da parte sua, il capo dell’amministrazione filorussa della penisola, Mikhail Razvozhaev, ha affermato che un missile è stato abbattuto vicino a Sebastopoli, aggiungendo che non si registrano danni alle infrastrutture.

Considerazioni del prof. Francesco Dall’Aglio
Attacchi così estesi da parte russa hanno anche lo scopo di esaurire le capacità di difesa antiaerea ucraina. Se si continua con questo ritmo a breve si dovrà decidere se dare la priorità alla difesa delle città o delle truppe al fronte. Qualsiasi cosa si scelga le conseguenze saranno gravi;
Andando avanti di questo passo, la soglia dei “danni collaterali” accettabili (da parte di chi li infligge) potrebbe alzarsi drammaticamente per entrambe le parti;
Sia a Kiev che a Belgorod, un bel po’ di gente è rimasta a casa a filmare lo spettacolo invece che correre subito a ripararsi nei rifugi, nelle cantine o nella metropolitana. Non mi pare una grande idea.

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