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Unione africana e Stati Uniti sollecitano il rispetto della sovranità della Somalia, ma il Somaliland trova nuovi sostenitori

L’Unione Africana e gli Stati Uniti hanno chiesto il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale della Somalia, in risposta al controverso accordo sull’accesso al mare che l’Etiopia ha concluso con l’autoproclamata repubblica del Somaliland.

Il Somaliland si è separato dalla Somalia nel 1991 ma non è riconosciuto a livello internazionale come stato indipendente.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha affermato mercoledì che “gli Stati Uniti riconoscono la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Federale della Somalia entro i suoi confini”.

Il presidente della Commissione dell’UA, Moussa Faki, ha anche sollecitato il rispetto “dell’unità, dell’integrità territoriale e della piena sovranità della Somalia e dell’Etiopia”.

Sia gli Stati Uniti che l’UA hanno anche chiesto alle parti coinvolte di proseguire il dialogo diplomatico per risolvere pacificamente la controversia, tra le preoccupazioni che l’accordo possa intensificare le tensioni nella regione del Corno d’Africa.

Hamse Khaire (Waddani|Centro-sinistra populista islamico): “La risposta globale ai recenti sviluppi in Somalia-Somaliland è stata varia e accesa. Da un lato, organizzazioni come AL-Shabab, LegaAraba, OIC, Turchia ed Egitto hanno tutte condannato a voce alta l’accordo, segnalando il loro sostegno alla Somalia.
Tuttavia, altre parti influenti come l’UA, l’UE, il RegnoUnito e gli USA hanno chiesto una riduzione della tensione, ma non hanno rifiutato del tutto l’accordo. Inoltre Gibuti e l’IGAD, un’organizzazione regionale, hanno chiesto una soluzione pacifica, sebbene la Somalia abbia accusato l’IGAD di assumere una posizione neutrale.”
Il Segretario Faisal Ali Warabe (UCID|Centro-sinistra): “Nessun paese rispetta lo Stato fallito, il mondo rispetta l’Etiopia più della Somalia.
Il Somaliland è più strategico del fallito Stato della Somalia.
Questo è il motivo per cui le forze vittoriose della Prima Guerra Mondiale lasciarono la Somalia all’Italia sconfitta. Lasciamoli gridare e andiamo avanti”.

Parole che non si fa ripetere il Presidente Muse Bihi (Kulmiye|Centro-sinistra) accolto in maniera trionfante dalla popolazione del Somaliland, dopo essere tornato dal suo viaggio in Etiopia, in cui ha firmato uno storico MOU con la controparte etiope.

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