Si trova ai domiciliari l’ex sindaco di Melilli e assessore regionale Pippo Sorbello. È tra i dodici arrestati al termine dell’operazione Asmundo. È accusato dai carabinieri e dai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania di aver “accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato ” in occasione delle recenti elezioni amministrative a Melilli nel 2022.
Sono stati i carabinieri a notificargli il provvedimento e nelle prossime ore, difeso dall’avvocato Stefano Rametta, si sottoporrà all’interrogatorio di garanzia e difendersi dalle pesanti accuse. Nel 2022 l’attuale sindaco Peppe Carta vinse con un risultato abbastanza netto e mai messo, finora, in discussione.
Gli arrestati appartengono, stando all’inchiesta, al clan mafioso Nardo, ritenuto costola della famiglia di “cosa nostra” catanese, Santapaola-Ercolano. Il clan era riuscito ad acquisire il controllo di attività economiche e imprenditoriali nell’area nord della provincia di Siracusa. Sono accusati di scambio elettorale politico/mafioso, estorsione, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici e altri reati. Dieci di loro sono finite in carcere e due ai domiciliari , in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia ed eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa.
Avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo gli arrestati, secondo quanto emerso nell’indagine, erano riusciti ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione o comunque il controllo di numerose attività economiche e imprenditoriali, prevalentemente nel settore agro-pastorale, nell’area nord della provincia siracusana.
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