Politica

ARMIAMOCI L’Ue lancia il piano per la difesa, fondi per 1,5 miliardi. Macron: “Nella nostra Europa sarà meglio non essere codardi”

Acquisti congiunti di armi e un piano di investimenti (Edip) da 1,5 miliardi di euro fino al 2027 per accelerare la produzione in Europa. Sono i due pilastri della nuova strategia per l’industria della difesa presentata dalla Commissione europea per portare il continente a essere “pronto a reagire” a ogni evenienza.
Il piano prevede un programma di acquisti congiunti per almeno il 40 per cento delle armi entro il 2030, appalti comuni e misure per garantire che, entro il 2030, almeno il 35% dell’intero valore del mercato sia in Ue. Sul lato dei finanziamenti viene inclusa anche la Bei, mentre non vi sono riferimenti agli eurobond.

Emmanuel Macron: “Ci stiamo certamente avvicinando a un momento nella nostra Europa in cui sarà opportuno non essere codardi. La Francia e la Repubblica Ceca sono ben consapevoli che la guerra è tornata sul nostro territorio, che alcune potenze, divenute inarrestabili, estendono ogni giorno la loro minaccia di attaccare noi ancora di più, e che dovremo essere all’altezza della storia e del coraggio che essa richiede.”
In Italia, la Camera dei Deputati ha dato l’ok con 271 sì 6 no alla missione Aspides nel Mar Rosso e alla missione Levante, nonché a quella sull’Ucraina. In Aula è passata la risoluzione del M55, in cui si sottolinea come Aspides nel Mar Rosso sia di carattere “difensivo” e non offensivo. «Aspides non è diretta contro nessuno, ma a difesa di un principio: la libertà e la sicurezza della navigazione», ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La missione Levante impegna l’esecutivo a farsi promotore di un’azione diplomatica per la consegna degli aiuti umanitari a Gaza, anche attraverso la creazione di corridoi marittimi.

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