Diritti

Caironi contro l’aeroporto di Bergamo: “Non si può nemmeno andare in bagno”

La campionessa paralimpica Martina Caironi scende in campo per i diritti dei disabili, in questo caso contro l’aeroporto di Orio al Serio. Sul profilo Instagram ha postato una storia per raccontare quanto vissuto prima di imbarcarsi su un aereo per denunciare, da persona con disabilità, le difficoltà vissute prima dell’imbarco.

“Qui a Bergamo, Capitale italiana della cultura 2023, presso l’aeroporto di Milano Orio al Serio se hai una disabilità hai due opzioni.

1. Fare la fila per il gate insieme a tutti gli altri. 2. Chiedere l’assistenza e aspettare su una sedia per almeno 15/20 minuti che arrivi la carrozzina anche se non ne hai bisogno – ha scritto Martina -. Non puoi andare in bagno o al bar in attesa del tuo volo, perché devi aspettare l’assistenza anche solo per passare la fila. Nonostante i reclami non esiste una corsia preferenziale per famiglie e persone con disabilità, ma solo una fast track per chi paga un supplemento. Col denaro non si compra la cultura!”. E sotto la sua immagine, con lo sfondo di una carrozzina stilizzata, un’altra scritta: “Il mio volo è tra 30 minuti e sto aspettando da 20”.

LA PRECISAZIONE— La Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, ha poi precisato che “l’assistenza alle persone con disabilità garantisce assoluta priorità nell’accesso ai servizi aeroportuali e alle procedure di imbarco e sbarco” e si è scusata: “Siamo spiacenti che, in alcuni frangenti, la contemporaneità di richieste di assistenza possa comportare allungamento dei tempi di attesa. Tuttavia, la regolarità del servizio viene sempre assicurata, anche a fronte dei numerosi casi di passeggeri che non ne abbiano segnalato la necessità in fase di prenotazione del vol. Cogliamo l’occasione per invitare ad indicare la propria necessità di assistenza in fase di prenotazione”.

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