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Calabria, uccisa una dottoressa della guardia medica. Usciva dal turno di notte. Ferito il marito psichiatra

Un delitto al momento inspiegabile – «strano» come lo definisce un investigatore – quello della dottoressa Francesca Romeo, uccisa stamani in un agguato mentre, in auto col marito Antonio Napoli rimasto lievemente ferito, rientrava a casa dopo il turno alla guardia medica di Santa Cristina d’Aspromonte.

Assieme al marito e collega formava una coppia descritta come affabile ma riservata. Non avevano figli e si vedevano poco in giro, molto dediti alla professione medica ormai da lunga data. La donna sarebbe andata in pensione il prossimo febbraio: aveva sempra lavorato nella guardia medica senza mai diversi incarichi e ha tre fratelli, uno dei quali è ispettore di polizia in quiescenza. Anche questo dettaglio è ora sotto la lente delle indagini, che stanno scandagliando la vita professionale e privata della dottoressa per fare luce su movente e autori del delitto.

Uno scenario che appare probabile è quello dell’ambiente di lavoro di Romeo e Napoli, entrambi operanti in settori a forte rischio per chi svolge la professione medica. Il marito della vittima, salvo ma rimasto ferito, è psichiatra da anni in servizio nel centro di salute mentale di Palmi, a contatto con un’utenza problematica e che evoca un altro sconvolgente fatto di cronaca, l’uccisione della dottoressa Barbara Capovani a Pisa per mano di un ex paziente.

Dopo il messaggio dell’ordine dei medici nazionale anche l’organismo della provincia di Reggio Calabria ha espresso in una nota “sdegno e costernazione” e nel ribadire vicinanza ai familiari, commenta: “E’ inaccettabile questo episodio caratterizzato da una violenza davvero inconcepibile, qualunque sia il motivo che lo abbia determinato, rimaniamo in attesa di conoscere quali possano essere state le cause che hanno determinato questo insano gesto”.

A Francesca Romeo si dedicano parole di stima: “E’ sempre stata una grande professionista che lavorava presso la postazione di Santa Cristina D’Aspromonte in maniera indefessa, coprendo i turni di guardia in qualsiasi orario e spesso nei giorni festivi. L’Ordine si augura che, a fronte di un delitto così efferato, le indagini della magistratura possano fare il loro corso per assicurare alla giustizia il responsabile di un gesto così atroce”.

La considerazione finale è quella già esternata da molti medici dopo i numerosi episodi di aggressioni e minacce avvenuti in postazioni sanitarie pubbliche, ad esempio il pronto soccorso con ripetuti casi all’ospedale di Locri.

Dopo l’uccisione di Barbara Capovani, era stato lo psichiatra reggino Antonino Nicolò, direttore del dipartimento di salute mentale della Asl5 di Roma, a ribadire un allarme sulle condizioni di rischio in alcuni settori della sanità pubblica. E dall’ordine dei medici di Reggio oggi a proposito della morte di Francesca Romeo si dice: “Si tratta certamente di un fatto che colpisce tutta la sanità della provincia reggina che, peraltro, si trova già in una situazione di grande precarietà. Sarebbe davvero preoccupante se questo inqualificabile atto potrebbe essere collegato all’ambiente lavorativo”.

Coppia riservata e tranquilla, mai problemi nell’ambiente medico

Al momento non si può affermarlo con certezza ma i colleghi della postazione di guardia medica di Santa Cristina hanno riferito agli inquirenti che nel turno di lavoro appena concluso non c’erano stati problemi e la dottoressa da quello che si apprende non aveva mai avuto scontri o discussioni con pazienti. Da accertare anche se sia stata lei il bersaglio dell’agguato, come tutto sembra dimostrare, o il marito psichiatra che spesso l’accompagnava e aspettava la fine dell’orario della donna, come è successo stamattina.

Ogni pista d’indagine è oggetto di valutazione. Dalla criminalità organizzata, a cui rimandano le modalità di esecuzione del delitto, all’ipotesi di femminicidio, che nella provincia di Reggio sarebbe il secondo nel 2023 dopo Iulia Astafieya, ucraina uccisa a Rosarno proprio nella data dell’8 marzo. Elementi importanti per risolvere un delitto dai contorni misteriosi potrebbero arrivare da Antonio Napoli, che nonostante il dolore per la perdita della moglie in un modo così efferato, in queste ore è stato ascoltato per acquisire ogni informazione utile alla ricostruzione dei fatti.   (reggiotoday)

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