Attualità

Campus americani: l’Onu “preoccupata” per l’impatto sproporzionato delle azioni di polizia

Un funzionario delle Nazioni Unite ha criticato le minacce di espulsione della Columbia University contro gli studenti che hanno preso parte alle proteste filo-palestinesi se non evacueranno il loro accampamento. La relatrice speciale dell’ONU sulla situazione dei difensori dei diritti umani, Mary Lawlor, ha definito “preoccupante” la decisione dell’università americana. Mary Lawlor ha sottolineato, lunedì in un messaggio postato sul suo account X, che questo tipo di sanzione “costituisce una violazione generalizzata del diritto degli studenti a manifestare pacificamente”.

In un comunicato stampa, Minouche Shafik, presidente dell’istituto universitario, ha invitato gli studenti filo-palestinesi a lasciare il campo allestito in segno di solidarietà con Gaza, dopo il fallimento dei negoziati. Secondo un documento distribuito ai manifestanti, intitolato “Avviso di accampamento”, l’università chiede loro di evacuare i locali entro le 14:00 (18:00 GMT) o rischiano di essere “sospesi in attesa di un’indagine”.

Nella notte tra il lunedì e il martedì gli studenti hanno occupato anche l’edificio Hamilton Hall all’interno dell’università.

Il 18 aprile, gli studenti filo-palestinesi della Columbia University hanno occupato i prati del campus per chiedere alla direzione dell’istituto di interrompere i rapporti con le aziende che hanno legami con Israele. La polizia ha arrestato almeno 108 studenti della prestigiosa università di New York durante manifestazioni di solidarietà con Gaza.

Successivamente, le proteste studentesche filo-palestinesi si sono diffuse in altre importanti università degli Stati Uniti, tra cui la New York University, la Yale University, il Massachusetts Institute of Technology e l’Università della Carolina del Nord.

L’ondata di protesta senza precedenti negli Stati Uniti ha poi colpito le università europee, in particolare in Francia, Regno Unito, Germania, Canada e India. Sono state teatro di manifestazioni di sostegno alle loro controparti delle università americane, che chiedevano allo stesso modo la fine del sistema guerra a Gaza e boicottaggio delle aziende che forniscono armi a Israele.

Dal 7 ottobre 2023, Israele conduce una guerra devastante nella Striscia di Gaza che ha causato decine di migliaia di vittime civili, la maggior parte dei quali bambini e donne, oltre a carestia, una catastrofe umanitaria senza precedenti e una massiccia distruzione di infrastrutture, che ha portato Tel Aviv a comparire davanti alla Corte internazionale di giustizia per “genocidio”.

 

New York City Police Department officers arrest pro-Palestinian protesters outside a student-led encampment at New York University on Monday night, April 22, 2024, in New York. The protest and encampment was set up to demand the university divest from weapons manufacturers and the Israeli government. (AP Photo/Noreen Nasir)

 

 

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