Salute

Cancro infantile, 1.400 casi ogni anno. “Superare diseguaglianze nelle cure”. Ecco il progetto dedicato ai teenager

Diagnosi più veloci, più sperimentazioni e meno diseguaglianze nelle cure la Fondazione Umberto Veronesi Ets, in occasione della Giornata internazionale dedicata ai tumori pediatrici, celebrata come ogni anno il 15 febbraio. Da un lato, la Fondazione riconosce e ricorda i successi ottenuti dalla ricerca scientifica negli ultimi decenni: se negli anni ’70 guariva il 58% dei piccoli pazienti, oggi la percentuale è salita al 70%, con punte dell’80-90% nel caso di leucemie e linfomi, peraltro fra le patologie più comuni in questa fascia d’età.

D’altro canto, le neoplasie rappresentano ancora la prima causa di morte per malattia nei più piccoli. Ogni anno, in Italia, si ammalano di cancro circa 1.400 bambini (0-14 anni) e 800 adolescenti (15-19 anni).

“Se è vero che negli ultimi decenni abbiamo fatto passi da gigante, restano ancora molti problemi da risolvere per migliorare sia la sopravvivenza sia la qualità di vita dei giovani pazienti — afferma Andrea Ferrari, pediatria oncologica presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e membro del Comitato scientifico della Fondazione Umberto Veronesi ETS —. Tra le questioni aperte e urgenti da affrontare, ci sono la possibilità di accesso per i bambini ai nuovi farmaci, che raramente sono sperimentati e approvati in forme e dosaggi adeguati a loro, la mancanza di fondi per la ricerca e di sperimentazioni mirate sulle patologie pediatriche”.

Adolescenti e giovani adulti

Particolare attenzione richiedono gli adolescenti e i giovani adulti, che hanno bisogni specifici spesso disattesi, sia per quanto riguarda le terapie, sia sul fronte degli specialisti e dei reparti in cui devono venire curati (qui un approfondimento sul tema). Tanto che “i pazienti sopra i 15 anni hanno minori probabilità di guarire rispetto a bambini – fa sapere Ferrari – Le differenze nella sopravvivenza tra i gruppi di età sono dovute a vari fattori: per molte neoplasie, è verosimile che il tumore dell’adolescente sia più aggressivo di quello che insorge nel bambino, proprio per le sue intrinseche caratteristiche biologiche; ma ci sono anche fattori clinici, come i ritardi nella diagnosi (qui un approfondimento sul tema) e nell’inizio delle cure, l’accesso ai protocolli a ai centri di eccellenza, la carenza di studi clinici e sperimentazioni specifiche”.

L’impegno della Fondazione

Per questo, la Fondazione Veronesi è impegnata da anni nell’ambito dell’oncologia pediatrica, per finanziare le cure mediche e la ricerca sui tumori infantili e promuovere una corretta informazione scientifica, lavorando in sinergia con l’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP) e la sua Fondazione (Fieop). “Il nostro obiettivo è massimizzare le probabilità di guarigione e migliorare la qualità di vita dei bambini e dei giovani che si ammalano di tumore – sottolinea il presidente, Paolo Veronesi – Da anni infatti sosteniamo la ricerca e le migliori cure mediche per i giovani pazienti oncologici, attraverso l’attivazione dei protocolli di cura. Finanziamo sempre più numerosi ricercatori e ricercatrici impegnati quotidianamente con progetti all’avanguardia e finanziamo PALM Research Project®, l’innovativa piattaforma di ricerca e cura per i bambini malati di leucemia mieloide acuta. Allo stesso tempo svolgiamo attività di informazione e divulgazione sul tema dei tumori nei bambini e nei ragazzi, con particolare attenzione ai giovani e alle scuole”.

Fino a oggi Fondazione Veronesi ha finanziato il lavoro di più di 200 ricercatori e ricercatrici impegnatiin università e istituti italiani. “Grazie al sostegno economico che Fondazione ci ha fornito in questi anni, siamo riusciti a trattare al meglio migliaia di bambini italiani – sottolinea Arcangelo Prete, presidente di AIEOP -. Poter inserire ogni piccolo paziente che si ammala in un protocollo di cura, uguale per tutta Italia, significa garantirgli l’assistenza migliore per il suo specifico caso. I protocolli sono importantissimi: forniscono le linee guida operative per prendere in carico e curare ciascun paziente, secondo gli standard più elevati e innovativi, garantendo così le migliori possibilità di guarigione. Come ricorda il tema scelto per la Giornata Internazionale 2024, sono indispensabili diagnosi precoci, che ci consentano di scoprire la malattia quando le probabilità di guarire definitivamente sono maggiori. E sono altrettanto fondamentali l’accesso alle terapie più idonee e presso centri dove sono presenti gruppi multidisciplinari di vari esperti specializzati per fornire a bimbi e adolescenti, e ai loro familiari, tutto ciò di cui hanno bisogno”.

#Fattivedere: il progetto dedicato ai teenager

Anche per il 2024, tornano gli incontri del progetto #fattivedere, organizzati grazie al contributo delle delegazioni di Fondazione Veronesi, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Adolescenti dell’Aieop (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica), a cui prenderanno parte più di 3 mila studenti a e marzo 2024. Gli studenti che aderiscono all’iniziativa sono invitati a vedere il film “Quel fantastico peggior anno della mia vita” (Alfonso Gomez-Rejon, 2015), per poi incontrare in presenza oppure online i divulgatori scientifici di Fondazione Veronesi e specialisti oncologi e psico-oncologi pediatrici, con cui affrontano il tema della diagnosi di tumore nei pazienti adolescenti e il delicato tema della difficoltà, per gli stessi, di accedere ai centri di cura d’eccellenza e ai protocolli di cura.

Fotosintesi.info, il quotidiano on line della sinistra sociale che sta dalla parte dei diritti umani

La nostra campagna di finanziamento dal basso va avanti. Il 2024 sarà un anno importante per l’informazione. Aiutaci a centrare i nostri obiettivi, aiutaci a moltiplicare le nostre pubblicazioni con foto e video.

Puoi effettuare una donazione una tantum, mensile o annuale, utilizzando PayPal.


 

Condividi