Diritti

Carcere, suicida a Pavia il trapper Jeffrey Baby. Già 26 casi da inizio anno. Tre i poliziotti

L’ ultimo caso è avvenuto nel carcere di Teramo, dove nella notte di ieri si è tolto la vita un giovane di venti anni di etnia rom. Poche ore prima di lui a Pavia, si è suicidato Jordan Tinti, trapper conosciuto con il nome di Jeffrey Baby. Aveva 26 anni. Il giovane stava scontando una pena di 4 anni e 4 mesi per rapina aggravata dall’odio razziale. Aveva aggredito infatti un operaio di origine nigeriana, in un sottopassaggio della stazione di Carnate (Monza e Brianza), insieme a un altro trapper, Traffik, anche lui condannato a cinque anni e quattro mesi. Nei mesi scorsi Tinti era stato trasferito in una comunità terapeutica, ma la misura era stata poi sospesa dal tribunale di sorveglianza. L’avvocato del ragazzo, Federico Edoardo Pisani, ha annunciato un esposto per fare chiarezza. Il trapper aveva anche denunciato maltrattamenti dietro le sbarre.

Nelle scorse ore un altro detenuto si è tolto la vita nel carcere di Napoli Secondigliano. Morti che fanno salire il tragico bilancio dei suicidi in carcere a 26 vittime solo nei primi due mesi e mezzo del 2024: 23 sono detenuti e tre poliziotti. Per questo il sindacato di polizia Uilpa chiede di “fermare l’ecatombe”appellandosi direttamente a Nordio. “Al ministro della Giustizia, che l’altro ieri nel corso della celebrazione del 207esimo annuale della Polizia penitenziaria ha ricordato le moltissime vite salvate dalle donne e dagli uomini del Corpo, facciamo notare che ciò non fa altro che confermare le disfunzionalità del sistema carcerario il quale, evidentemente, piuttosto che adempiere al dettato costituzionale induce alla morte – sottolinea Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa -. Del resto, il “contesto di criticità del sistema carcerario italiano” è stato evidenziato anche dal Presidente Mattarella, che nel suo messaggio, sempre in occasione del 207esimo anniversario della costituzione del Corpo di polizia penitenziaria, pare che proprio alla politica abbia voluto mandare un chiaro segnale”. Il sindacato chiede al Parlamento di promuovere la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la riedificazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la reingegnerizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. “Solo così si potrà evitare quella che si preannuncia come una vera e propria ecatombe”, conclude De Fazio.

Sulla questione chiedono un impegno anche i Radicali italiani. “Ogni giorno, purtroppo, si moltiplica il macabro bollettino dei suicidi in carcere. Un sistema al collasso, un luogo disumano in cui si muore senza cure, percorsi rieducativi, tutela della salute mentale. Jordan Jeffrey ha denunciato di aver subito maltrattamenti. Chiediamo che sia garantita una veloce indagine interna e indipendente – sottolinea il tesoriere Filippo Blengino -. Mentre il governo pensa che la soluzione migliore per risolvere il problema del sovraffollamento sia la costruzione di nuovi istituti penitenziari, le persone muoiono in carcere. Che dire? Continuiamo così, facciamoci del male”.

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